Verso Cesena-Perugia: un esodo biancorosso

Breda contento per il feeling ritrovato: «Soddisfatto perché è figlio del lavoro». La riflessione sul ruolo di Cerri dopo l’under 21

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Peccato che non si sarà il sole. Per il resto ci sono tutti gli ingredienti perché quella di Cesena sia la prima vera gita fuori porta di questa primavera biancorossa.

ALL’ANDATA GARA SEGNATA ED ESONERO DI GIUNTI – LA RABBIA DEI TIFOSI

La gara d’andata

Gita e partita Al ‘Manuzzi’ sono annunciati circa 1600 tifosi del Perugia, di cui 300 in partenza col coordinamento dei supporter e altri 200 fra i vari gruppi. Ma la maggior parte sono gli indipendenti, quelli che sceglieranno di partire in macchina approfittando della breve distanza per fare una capatina anche sulla costiera romagnola, passando la Domenica delle Palme magari mangiando pesce sul litorale adriatico e poi concludendo con la partita allo stadio.

Rapporti tranquilli Una trasferta, quella di Cesena, storicamente molto sentita dalla tifoseria biancorossa e molto frequentata anche da tifosi non abituali per la scarsa acredine fra le due tifoserie: non si hanno notizie di incidenti in occasione di questa partita, né in Romagna né in Umbria e se si fosse giocato di pomeriggio magari si sarebbero potuti vedere anche molte famiglie con bambini.

Primavera biancorossa Il ritrovato clima di serenità è anche figlio, inutile negarlo, della striscia positiva che i ragazzi di Breda hanno messo in fila nel 2018, catapultando il Perugia dalla zona playout alla zona playoff in appena due mesi. Un sentimento nuovo che il tecnico ha notato e non nasconde in conferenza stampa: «La cosa che mi gratifica di più è che questa sintonia con i tifosi è tornata grazie alla squadra, non grazie ai miei appelli; i tifosi percepiscono che, al di là dei risultati, i ragazzi giocano con rabbia e abnegazione e lo apprezzano».

BREDA PARLA DI CERRI, TERRANI E DEL FEELING CON I TIFOSI – VIDEO CONFERENZA

Roberto Breda

Cerri e il ruolo Ovviamente il tecnico ha seguito Alberto Cerri con l’under 21 (1-1 il risultato finale, con gol mangiato nel finale proprio da Albertone). E quando gli facciamo notare che forse quello di prima punta non è il suo ruolo migliore, Breda non calca la mano: «Non so cosa gli abbia chiesto il tecnico quindi non posso giudicare, però a Udine lui ha giocato da prima punta, attaccando la profondità e lo ha fatto bene, certo da rifinitore ha la possibilità di sfruttare l’abilità nel fare assist, avendo Di Carmine bravo ad andare, ma se vuole diventare un grande attaccante deve saper fare entrambe le cose».

Terrani e Mustacchio Al momento il tecnico vede Terrani nel parco attaccanti, utile come seconda ma addirittura come prima punta (seppur atipica) e Mustacchio più come esterno: «Ma sono giocatori molto duttili e non è escluso che possa invertirli, magari mettendo Terrani sulla fascia quando avrò bisogno di più tecnica in quella zona o riportando Mustacchio di punta per sfruttare la sua capacità di attaccare gli spazi».

Domenica mattina su umbriaOn.it la presentazione della partita, con convocati e probabili formazioni

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