Verso Ternana-Bari: «Meno ‘tacchi e punta’ e più concretezza»

Conferenza stampa di mister Cristiano Lucarelli alla vigilia del match interno contro i pugliesi di Michele Mignani

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di Gianni Giardinieri

Consueta conferenza stampa pre gara per mister Cristiano Lucarelli che già mercoledì aveva spronato tutto l’ambiente ad un bagno d’umiltà, invitando ogni componente del mondo rossoverde a pensare prioritariamente al mantenimento della serie cadetta. E ragioni da vendere Lucarelli ne ha, a partire dal ‘digiuno’ di vittorie da ben 7 turni. Domenica al ‘Liberati’ arriva il Bari di mister Mignani, squadra invece che sta vivendo un ottimo momento: nelle ultime cinque partite ha raccolto un bottino di ben undici punti. Di seguito le dichiarazioni del tecnico rossoverde:

Infermeria

«La situazione generale è migliorata. Ghiringhelli e Defendi sono gli unici calciatori ad aver fatto lavoro differenziato».

Bari

«È una squadra forte che ha numeri importanti, specie in trasferta. Noi domani abbiamo bisogno di punti per conquistare la nostra salvezza. Con l’arbitro di domani (l’internazionale Di Bello di Brindisi, ndR) mi sento tranquilo e lo specifico perché ho sentito qualche ‘rumorino’ da Bari. La loro caratteristica principale è la ripartenza veloce e verticale».

Settimana di lavoro

«E’ stata una settimana positiva ma poi il campo dice altro. Da un punto di vista mentale però mi pare di aver visto i ragazzi molto sul pezzo, con l’atteggiamento di chi vuol fare di tutto per salvarsi. Dovremo fare una riflessione a fine campionato sulla capacità della squadra di liberarsi di ‘tacchi e punte’ per acquisire più cattiveria».

Falli fatti: Ternana terz’ultima

«Una squadra che ha pochi falli fatti è perchè cerca di giocare al calcio. Domani dovremo cercare di essere lucidi per evitare le migliori situazioni di gioco al Bari».

Cheddira e Antenucci

«Il primo va contenuto cercando di giocare piú bassi e non permettendogli di girarsi quando ha palla. Antenucci è ancora un giocatore molto importante, così come Bellomo».

Diakitè

«Ha mezzi fisici notevoli e sa spingere anche negli ultimi venti minuti. Ha un ‘motore’ da serie A ma deve cercare di migliorare sotto l’aspetto tecnico, lavorando a fondo sui fondamentali di gioco».

Il 5%

«Penso che nel calcio si possa controllare al massimo il 5% del gioco e questa percentuale è quasi tutta concentrata sui calci piazzati. E’ un gioco molto ‘situazionale’ e basta poco per far girare una partita in un verso o nell’altro».

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