Vigili del Fuoco, nuovi ‘protocolli operativi’

Accordo tra la Regione Umbria e i comandi provinciali dei vigili del fuoco per i controlli sanitari sul personale

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L’Umbria diventa una delle prime regioni d’Italia nella quale si è sottoscritto un accordo tra le Usl e i comandi dei vigili del fuoco, per i nuovi ‘protocolli operativi’. L’accordo chiuso mercoledì 29 aprile, è stato sottoscritto tra le due Unità sanitarie locali presenti in Umbria ed i rispettivi comandi provinciali di Perugia e di Terni per garantire la presenza di medici del servizio sanitario pubblico negli stessi comandi provinciali.

Nuove procedure
Ci sono voluti molti incontri per riuscire a trovare la quadra per la nuova operatività delle squadre dei vigili del fuoco che ora saranno monitorate da personale medico. In ognuna delle due Usl sarà individuato un medico che dovrà vigilare sulle condizione sanitarie del personale in organico nei due comandi e presso la direzione regionale, accertare l’idoneità psicofisica degli aspiranti vigili volontari, istruire le pratiche medico legali dei vigili del fuoco. L’accordo definisce anche i compensi che ciascun comando corrisponderà alle Usl sulla base della ripartizione stabilita a livello nazionale.

Firmatari Oltre ai due direttori generali, Giuseppe Legato e Sandro Fratini; il sirettore generale della sanità dell’Umbria, Emilio Duca; erano presenti il direttore regionale dei vigili del fuoco, Raffaele Ruggiero ed i comandanti provinciali di Perugia e Terni, Marco Frezza e Paolo Mariantoni. Con la firma di questi protocolli operativi si è data concretezza alle volontà del dipartimento dei vigili del fuoco di utilizzare medici della sanità pubblica, evitando il ricorso a procedure per la individuazione di medici da incaricare dopo specifiche selezioni pubbliche che in alcuni casi avevano comportato anche difficoltà e contenziosi.

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