12enne palpeggiata, insegnante patteggia

Terni, applicata un pena sospesa di un anno e quattro mesi ad un docente di sostegno. Era accusato di violenza sessuale compiuta a scuola

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Un patteggiamento ad un anno e quattro mesi di reclusione – pena sospesa – per chiudere definitivamente, salvo strascichi disciplinari o in sede civile, una vicenda pesante, finita sotto la lente della procura di Terni – in particolare del pubblico ministero Marco Stramaglia – a seguito della denuncia sporta dai genitori di una ragazzina poco più che 12enne, studentessa presso una scuola media di Terni.

L’accusa

A ricorrere, in fase di indagine e quindi con l’avallo del gip Simona Tordelli, all’applicazione della pena su richiesta delle parti è stato un insegnante di sostegno ternano di circa 60 anni. Sul suo capo pendeva l’accusa di violenza sessuale ai danni della minore, in un arco temporale compreso fra la fine del 2017 e l’inizio del 2018. Una contestazione originata dall’esposto citato, aggravata dall’aver compiuto quegli atti all’interno del plesso scolastico e, appunto, ai danni di una giovane di età inferiore ai 14 anni.

Il racconto

Quest’ultima, confidandosi con la madre, aveva raccontato di quell’insegnante gentile, che di tanto in tanto le faceva dei piccoli regali – come cose da mangiare e oggetti per la scuola – ma che poi, facendole svolgere i compiti in classe in disparte, talvolta insieme ad un’altra studentessa, allungava pure le mani.

I palpeggiamenti

Una versione che, piena di imbarazzo, dal contesto familiare sotto shock è presto finita in procura e quindi messa nero su bianco dagli inquirenti che parlano di ‘palpeggiamenti repentini’ ma pure ‘ripetuti ed insistiti ai glutei ed al seno’. Quanto basta per far scattare la pesante ipotesi di violenza sessuale che, pur non dimostrata da un processo, è sfociata nella proposta di patteggiamento accolta dal pm Stramaglia e dal gip Tordelli.

I legali

Il procedimento disciplinare aperto dall’istituto scolastico in seguito all’avvio dell’indagine, sarebbe stato archiviato contestualmente alle dimissioni dello stesso docente. I genitori della ragazza – persone offese nel contesto del procedimento – si sono affidati agli avvocati Francesca Carcascio, il padre, e Paola Pasinato, la madre, per seguire l’intero iter giudiziario e far valere le ragioni proprie e della minore.

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