Da Campitello e Bosico un ‘calcio’ alla paura

Terni: le due squadre erano in ritiro a Norcia e hanno condiviso la terribile esperienza del terremoto. Si sono ritrovate sabato mattina per un’amichevole

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Insieme hanno condiviso i terribili momenti del sisma che ha distrutto un’ampia zona fra Umbria, Marche e Lazio. E insieme hanno voluto ‘esorcizzare’ quella esperienza – brutta ma piena di valori umani e di solidarietà – con un’amichevole che li ha visti gli uni opposti agli altri, ma più uniti che mai.

A Norcia Protagonisti sono i ragazzi del Campitello (2003) e della Bosico (2002) che hanno vissuto il sisma in prima persona: la notte in cui si è verificata l’interminabile scossa di magnitudo 6.0 si trovavano in albergo a Norcia, a pochi chilometri dall’epicentro, per preparare la stagione sportiva che sta per iniziare.

Salvi per miracolo Quella notte, dopo aver realizzato ciò che stava accadendo, i loro accompagnatori li hanno condotti all’esterno delle rispettive strutture, caricandoli nelle auto per evitare rischi ancora peggiori. «Sono stati momenti terribili – racconta un dirigente -, la scossa non finiva mai e nelle camere hanno iniziato a cadere oggetti e a rompersi vetri. Abbiamo avuto davvero paura di morire». Una volta all’esterno, i ragazzi sono rimasti insieme, con tanto di fuoco accesso per difendersi dal freddo. Poi sono stati raggiunti dai genitori, non senza difficoltà visto lo stato di alcune strade fra la Valnerina e Norcia, che quando li hanno ritrovati sani e salvi hanno tirato un grosso sospiro di sollievo.

Di nuovo insieme Ma un’esperienza del genere, terribile ma in grado di unire spesso in maniera indissolubile, non poteva finire lì. Così i ragazzi si sono ritrovati sabato mattina allo stadio di Campitello per un’amichevole e anche per dare, insieme, un ‘calcio’ alla paura.

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