Sisma, dopo le feste ‘stretta’ sugli alberghi

Dal 7 gennaio, dice la Protezione civile, chi non ha pieno titolo, dovrà sloggiare o, in alternativa, pagarsi le spese. Il punto sulle verifiche

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La circolare, come tutte le circolari, è asettica: «Il Capo dipartimento della protezione civile (Fabrizio Curcio, ndr) ha firmato una nuova circolare che riguarda le procedure per assicurare un’adeguata assistenza alle popolazioni colpite dai terremoti di agosto e ottobre presso strutture alberghiere che si sono rese disponibili a garantire tale ospitalità transitoria, anche al di fuori del territorio comunale o regionale di provenienza dei cittadini. In questo periodo di tempo, la perdurante precarietà è riconosciuta quale elemento che dà accesso alla fruizione dell’ospitalità alberghiera in forma generalizzata fino alla messa a regime delle procedure di verifica di agibilità/utilizzabilità delle abitazioni».

GLI SFOLLATI SUL TRASIMENO E A TERNI – I VIDEO

mattarella-san-felicianoSi cambia Ma dopo le feste – che per gli sfollati saranno un po’ meno feste – si cambia: «Fino al 6 gennaio 2017 (incluso), i Comuni interessati dagli eventi sismici – dice la circolare – dovranno attestare, alla data dei terremoti, la semplice condizione di residenza/dimora abituale delle persone ospitate segnalate, tramite le Regioni, dalle strutture alberghiere. Tale attestazione sarà necessaria per coprire, con le risorse disponibili per la gestione dell’emergenza, le spese sostenute. Contemporaneamente, sempre entro il 6 gennaio prossimo, le Regioni e i Comuni devono predisporre delle procedure univoche per individuare, non più in modo generalizzato ma puntualmente, le persone che possono essere ospitate nelle strutture ricettive in quanto: residenti/dimoranti in edifici classificati con esito diverso da “A” delle schede AEDES, o per i quali risulti presentata la relativa richiesta di sopralluogo; residenti/dimoranti in edifici classificati con esito “non utilizzabile” nella scheda FAST; residenti/dimoranti per i quali risulti presentata la relativa richiesta di sopralluogo o risulti programmata, da parte del Comune, una verifica a tappeto; residenti/dimoranti in edifici ricadenti all’interno di “zone rosse”».

JOVANOTTI CANTA PER GLI SFOLLATI – IL VIDEO

jovanotti4Via dagli alberghi Tutte le persone che non rientreranno in questi casi, chiarisce Curcio, «a partire dal 7 gennaio avranno cinque giorni per organizzare il rientro in abitazioni agibili/utilizzabili o, comunque, per lasciare la sistemazione in albergo, termine dopo il quale le spese saranno poste a loro carico. Il termine dei cinque giorni verrà applicato anche ogni qualvolta le condizioni specificate verranno meno in date successive al 6 gennaio 2017, con il procedere delle verifiche di agibilità. Questa procedura non si applica per le famiglie ospitate in alberghi di Comuni diversi da quelli di residenza che, per l’anno scolastico in corso, hanno figli iscritti a Istituti scolastici nei Comuni di accoglienza. Per loro, infatti, permane il diritto di rimanere nelle strutture alberghiere ad esse assegnate».

Le verifiche In Umbria, fa sapere la Regione, «sono 6744 i sopralluoghi FAST (Fabbricati per l’Agibilità Sintetica post-Terremoto) effettuati negli edifici privati di 30 comuni umbri per la verifica puntuale dei danni subiti in seguito al sisma. Lo rende noto la Protezione Civile regionale evidenziando che in seguito ai controlli, sono risultati agibili 4002 edifici, 2469 edifici sono risultati non utilizzabili, mentre 273 non sono utilizzabili per rischio esterno.
Il dato, aggiornato alle 20 del 6 dicembre, è in continua evoluzione, visto che i sopralluoghi proseguono in modo incessante.
Tra i Comuni in cui sono stati effettuati il maggior numero di sopralluoghi ci sono Cascia con 1183 edifici controllati e 691 edifici risultati agibili, mentre non sono utilizzabili 438, altri 54 non utilizzabili per rischio esterno. A Norcia i controlli sono stati effettuati su 1959 strutture, 565 sono state valutate agibili, 1242 non utilizzabili, 152 non utilizzabili per rischio esterno.
A Preci i controlli effettuati sono stati 449 con 248 edifici agibili, 177 non utilizzabili e 24 compromessi per rischio esterno.
A Spoleto sono stati controllati 735 edifici e 538 sono stati dichiarati agibili contro 182 non utilizzabili e 15 soggetti a rischio esterno. A Monteleone di Spoleto gli edifici controllati sono stati 268, 218 sono risultati agibili, 45 non utilizzabili, 5 non utilizzabili per rischio esterno».

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