Superstrada E45: «Sicurezza assente»

Umbria, Liberati (M5S) attacca Regione e Anas: «Chiesto un incontro all’azienda per capire cosa stia facendo. Finora solo silenzi»

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di Andrea Liberati
Capogruppo M5S in consiglio regionale

Andrea Liberati

Andrea Liberati

È passato oltre un anno da quando il Movimento 5 Stelle ha posto all’attenzione della Regione Umbria l’emergenza E-45, determinata da materiali spesso inadeguati e dall’eccessivo flusso di traffico pesante, ben oltre la capacità sopportabile dall’infrastruttura. La superstrada umbra è ormai un Emmentaler: un classico di molti altri itinerari a scorrimento veloce in Umbria, come pure tra Spoleto e Foligno, ostaggio di perenni interventi palliativi, con enormi disagi all’utenza, ‘tappando buche’ con risultati tutt’altro che esaltanti, come tra Ponte Felcino e Umbertide, con un tappeto stradale appena rifatto e già da rivedere, così come tra Ferro di Cavallo e Madonna Alta, tacendo per carità di patria dei perduranti disagi dovuti all’anomala lunghezza dei lavori sulla Perugia-Bettolle.

E se non bastasse lo sperpero di denaro pubblico unito al disastro ambientale causato dall’abnorme passaggio di TIR – che occorre pedaggiare, giacché usano l’Umbria come corridoio gratuito rispetto all’A1, lasciando qui soltanto velenoso particolato – esistono altre profonde criticità degne di nota:
a) pessime condizioni generali del manto stradale; asfalto drenante ovunque assente, pure nei tratti più di recente bitumati;
b) sistemi di ritenzione laterale (guard rail) ammaccati, divelti, inadeguati e/o assenti;
c) altezza del new jersey talora fuori norma. Lo stesso cemento sembra spesso ammalorato. Le barriere centrali si interrompono ogni due chilometri circa, senza dispositivi di protezione: aperture mortali;
d) numerosi svincoli non illuminati;
e) illeggibile parte della segnaletica, e non solo nottetempo;
f) un gran numero di catarifrangenti mancanti ai bordi della strada;
g) mai installate reti esterne contro animali vaganti, con evidenti rischi per gli utenti, oltre all’indegna e quotidiana strage di povere bestiole.

Per non parlare della totale assenza di decoro, con rifiuti ovunque ai bordi delle rampe e nelle piazzole di sosta, vegetazione incolta ai margini della strada, cartelli ammaccati e pericolanti. ANAS dovrebbe dunque immediatamente riferire in Commissione permanente in merito agli interventi previsti e poi effettivamente svolti nel corso del 2016, conformemente al cronoprogramma che ci rappresentò un anno fa. Vogliamo capire cosa si stia realmente facendo. Abbiamo pertanto richiesto – da tempo – un incontro in Regione proprio coi massimi dirigenti ANAS, ma questi ancora non si son fatti vedere: frattanto la sicurezza stradale sulla E-45 resta una chimera.

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