Terni, Asm e futuro: «Sia leader in Umbria»

Il Movimento 5 Stelle ha presentato le proprie proposte sulla ‘controllata’: «Può diventare l’unico gestore di rifiuti e acqua della regione»

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Sabato 22 ottobre a palazzo Gazzoli si è tenuta la presentazione della proposta di delibera del gruppo consiliare M5S di Terni per il rilancio dell’azienda municipalizzata Asm Terni SpA. Alla presenza della parlamentare Federica Daga, del consigliere regionale Andrea Liberati e di Matteo Mercuri del meetup Grilli Ternani, è stato illustrato il piano strategico che il M5S intende sostenere nell’iter consiliare.

M5S: «L’ASM NON SIA SVENDUTA» – VIDEO

Il ‘piano’ Al centro della proposta c’è l’obiettivo di trasformare Asm in un’azienda in house providing, soggetto aggregatore degli operatori presenti nella regione (Vus, Sogepu, Gesenu), elevandola ad unico gestore regionale pubblico di rifiuti ed acqua dell’Umbria. Una multiutility pubblica, soggetta al controllo diretto degli enti e dei cittadini.

L’apertura del M5S Il M5S ha presentato anche una proposta del percorso per raggiungere l’obiettivo: «Ma, fermi restando gli obiettivi, siamo anche disponibili a modificarlo completamente – ha detto il consigliere comunale Thomas De Luca – attraverso le proposte che arriveranno dalla maggioranza e dall’opposizione».

«Modificare lo statuto» «Quello di cui siamo certi – spiega De Luca – è che il primo passo non può prescindere dalla nostra proposta di delibera ovvero in primo luogo la modifica dello statuto di ASM: inalienabilità delle quote a soggetti privati ma solo ad enti pubblici, oggetto sociale, tutela delle minoranze e controllo diretto degli enti sull’attività dell’azienda. Congiuntamente, nella stessa delibera, l’adozione di un regolamento per l’esercizio del controllo analogo da parte degli enti soci».

Nuova prospettiva Per il M5S l’azienda dovrà svilupparsi esclusivamente intorno a quattro assi: acqua pubblica, economia circolare, ricerca, proprietà e gestione delle infrastrutture pubbliche. «Dobbiamo concepire Asm – è stato detto durante l’incontro di sabato – come volano dello sviluppo economico della città e della regione, da gestore della raccolta dei rifiuti a piattaforma industriale delle materie prime seconde. Un istituto pubblico di ricerca sull’economia circolare e sulla bioeconomia».

Azienda regionale «Il mercato deve essere libero – aggiunge Thomas De Luca -, gli appalti affidati tramite gare pubbliche che riconoscano l’offerta più vantaggiosa e premino i migliori, non i più fedeli al partito. Rifiuti, acqua e infrastrutture pubbliche però non possono cadere nelle mani di interessi privati. Essi sono beni primari dell’intera comunità. Ecco perché siamo fermamente convinti – conclude il consigliere – che ASM debba essere azienda pubblica a difesa dei diritti dei cittadini. A prescindere da ogni retorica sulle macroregioni crediamo che l’ambito territoriale ottimale per garantire ciò sia quello dell’Umbria. Questo è il nostro obiettivo».

 

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