Terni, muore in casa: insegnava al liceo

L’uomo aveva 41 anni ed è stato trovato senza vita nella sua abitazione di largo Liberotti. Escluse violenze: la verità dall’autopsia

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Insegnante morto in casa Largo Liberotti, carabinieri - 19 luglio 2016 (1)

I carabinieri sul posto

E’ mistero sulla morte di un 41enne originario di Reggio Calabria – S.D. le sue iniziali – professore di liceo, trovato senza vita martedì mattina nella sua abitazione di largo Liberotti, nel centro storico di Terni, a poche decine di metri da piazza del Mercato.

Preoccupazione Il corpo senza vita dell’insegnante, impegnato nell’ultimo anno scolastico presso il liceo scientifico Galilei di Terni, è stato trovato da un amico barista che martedì mattina, preoccupato dal fatto che non si era recato come suo solito presso il locale che gestisce né rispondeva al telefono, è andato a cercarlo nell’abitazione di largo Liberotti.

Insegnante morto in casa Largo Liberotti, carabinieri - 19 luglio 2016 (3)

Soccorsi inutili per il 41enne

La scoperta Dopo essere entrato in casa, l’amico l’ha trovato ormai senza vita ed ha lanciato l’allarme ai carabinieri ed al 118. Per l’insegnante 41enne, purtroppo, non c’era più nulla da fare. Sull’accaduto sono in corso indagini da parte dei carabinieri del comando provinciale di Terni, coordinati dal sostituto procuratore Marco Stramaglia.

Autopsia Sul cadavere dell’uomo non sono stati trovati segni di violenza né tanto meno segni di effrazione sul portone e all’interno dell’abitazione. Le cause del decesso saranno accertate attraverso gli esami disposti dall’autorità giudiziaria. Si tende comunque ad escludere la pista della droga: accanto al cadavere del 41enne è stata individuata una siringa che potrebbe essere stata utilizzata per assumere un farmaco. Da qui l’ipotesi, la principale al momento, che possa essere deceduto in seguito ad un’intossicazione da medicinali.

Il testimone «Era una persona buonissima – racconta un amico – un ‘pezzo di pane’ e averlo perso è un dolore immenso. Sì, aveva dei problemi, ma escludo che volesse farla finita. Ci ho parlato anche ieri sera (lunedì, ndR) ed era arrabbiato per un prestito che aveva chiesto e non riusciva ad ottenere, ma niente di diverso dal solito, dalle cose di ogni giorno. Sinceramente mi risulta difficile credere che sia stata un’overdose».

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