Truffa sul dolore, interrogatori al via

Terni, le sei persone arrestate per truffa ai danni di malati affetti da sclerosi multipla verranno sentite fra mercoledì e giovedì mattina

Condividi questo articolo su

Il pm Marco Stramaglia sul posto

Il pm Marco Stramaglia sul posto

Sei persone arrestate – cinque custodie cautelari in carcere ed una ai domiciliari fra Terni, Rieti e Roma – per associazione a delinquere finalizzata alle truffe verso persone gravemente malate: l’operazione – eseguita dalla squadra Mobile di Terni del vice questore aggiunto Alfredo Luzi e coordinata dal pm Marco Stramaglia – è scattata all’alba di martedì. L’ordinanza di custodia cautelare, corposa e contenente anche alcune intercettazioni telefoniche definite «inequivocabili», è stata firmata dal gip Simona Tordelli.

IL PROCURATORE: «FARMACI DANNOSI» – VIDEO

Terni truffa malati

Gli inquirenti descrivono l’operazione

La genesi dell’indagine L’inchiesta, ha spiegato martedì mattina il questore di Terni, Carmine Belfiore, è stata avviata nel 2014 dalla procura della Repubblica di Rieti e poi da quella di Terni, con indagini svolte dalla squadra Mobile ternana e dal Nas dei carabinieri di Perugia, la cui competenza è servita a comprendere alcuni aspetti scientifici legati ai medicinali somministrati ai pazienti.

«RAGGIRATO CHI SOFFRE» – VIDEO

I 'medicinali'

I ‘medicinali’

La ‘terapia’ I sei arrestati propinavano a persone gravemente malate di sclerosi multipla e artrite reumatoide, una sorta di ‘nuova terapia’ – denominata ‘Seven to Stand’ – facendo credere loro che avrebbero ottenuto dei sostanziali benefici nel giro di poche settimane – se non la guarigione completa, almeno dei miglioramenti – ma senza avere alla base alcun supporto né riscontro scientifico. Il tutto avveniva in un centro estetico di Terni – ‘Forme di Bellezza’ in via Mentana – trasformato in una sorta di clinica dove venivano praticati trattamenti come punture sottocutanee ed altri a carattere fisioterapico.

Gli arresti Fra gli arrestati figurano il medico Pierluigi Proietti, già responsabile del reparto di odontostomatologia dell’ospedale di Terni e cugino di primo grado del noto attore Gigi Proietti, l’ingegnere biomedico Edoardo Romani, l’avvocato ideatore del metodo ‘7toStand’ e fondatore dell’Università Popolare ‘Homo&Natura’ Fabrizio De Silvestri, la fisioterapista Annalisa Grasso – moglie di De Silvestri -, il farmacista di Rieti Giovanni Domenico Petrini ed un dipendente-factotum della società, Simone De Marco, quest’ultimo originario di Roma e finito ai domiciliari. Al momento nessuno di loro operava in strutture pubbliche.

Gli interrogatori Inizieranno mercoledì mattina gli interrogatori da parte del gip Simona Tordelli delle sei persone arrestate. I primi ad essere sentiti – mercoledì mattina a partire dalle nove e un quarto – saranno il dottor Pierluigi Proietti ed Edoardo Romani, detenuti nella casa circondariale di vocabolo Sabbione ed entrambi assistiti dall’avvocato Marco Gabriele del foro di Terni. Per il primo si ipotizza una revisione della misura cautelare anche in ragione di alcuni seri problemi di salute. Fabrizio De Silvestri e Annalisa Grasso – detenuti a Terni e assistiti dall’avvocato Pietro Carotti di Rieti – verranno invece sentiti invece giovedì mattina. Giovanni Domenico Petrini, difeso dall’avvocato Enrico Paroncilli di Rieti, si trova invece ristretto nel carcere del capoluogo sabino.

Un assegno

Un assegno

I malati Finora sono stati individuati circa 200 soggetti che si erano informati sulla possibilità di curare le patologie attraverso il protocollo. Il centro aveva un numero verde che ha ricevuto nel tempo migliaia di chiamate – oltre 1.300 quelle ‘ascoltate’ dagli inquirenti -, circa 240 delle quali relative a pazienti poi identificati. Fra quest’ultimi la procura di Terni avrebbe individuato alcune persone offese a cui presto potrebbero aggiungersene altre. La ‘cura’ poteva durare da 45 a 90 giorni ed il costo variava dai 1.500 ai 4 mila euro.

gianni-petrini

Il farmacista, Giovanni Domenico Petrini

Il farmacista «Siamo riusciti a chiarire in maniera perfetta – ha spiegato il questore di Terni, Carmine Belfiore – tutto ciò che c’era sotto. Nei mesi scorsi abbiamo effettuato delle perquisizioni con sequestri di medicinali, poi analizzati: tutto materiale prodotto e assemblato da un farmacista di Rieti e poi somministrato a Terni».

La sinergia Il procuratore della Repubblica, Alberto Liguori, ha voluto mettere in risalto la «grande sinergia fra le forze dell’ordine che ha permesso di ottenere questo risultato. Il nostro interesse – ha detto – è essere vicini alle fasce deboli della popolazione e questa operazione lo dimostra. I pazienti sono affetti da gravissime patologie neuro degenerative che la comunità scientifica definisce allo stato ‘irreversibili’, mentre questo progetto scellerato e criminale era incentrato a Terni, in un centro estetico. Ciò fa già capire di che tipo di vicenda si tratti».

Edoardo Romani

Edoardo Romani, l’ingegnere

Fase preparatoria importante L’attività investigativa è iniziata nel corso del 2014 attraverso una pubblicità a tappeto sul web, realizzata con articoli pseudo-scientifici per attirare persone in cerca di una speranza. Poi si è passati alla fase delle intercettazioni telefoniche, per chiarire tutti gli aspetti di una vicenda che il procuratore ha definito «folkloristica e che parte da un avvocato, affetto da artrite reumatoide dal 2003, che su sé stesso avrebbe sperimentato tale protocollo e che avrebbe preparato con un ingegnere biomedico la ‘piattaforma’ del sito per promuovere la terapia. C’è anche uno specialista farmacista, di Rieti, che creava cocktail di farmaci con antibiotici, antistaminici, antivirali e antimicotici. Insieme all’Istituto superiore di Sanità di Roma – ha detto Alberto Liguori – abbiamo capito cosa è avvenuto: la norma dice che su prescrizione medica può essere assemblato il farmaco da usare solo per patologie polmonari, da utilizzare insieme ad antibiotici, a fronte del consenso del medico, del paziente e delle specifiche del farmacista che prepara le sostanze da somministrare. Di tutto ciò, però, non c’è traccia. Nessun protocollo seguito in questa direzione».

Pierluigi Proietti

Pierluigi Proietti, il direttore

Il direttore La somministrazione dei ‘farmaci’, ha detto ancora Alberto Liguori, «avveniva nel centro estetico ‘Forme di Bellezza’ di Terni, che aveva come direttore sanitario un medico odontoiatra, figura professionale prevista dalla legge. C’erano anche una fisioterapista, un ingegnere biomedico che curava l’offerta terapeutica, un centralinista-factotutm che rispondeva al telefono e l’avvocato che riceveva i pazienti di ogni età, provenienti da tutta Italia».

Annalisa Grasso

Annalisa Grasso, la fisioterapista

Il network Tutto ruotava intorno al sito web, «che poi è stato oscurato dalla società quando la polizia di Terni (era lo scorso giugno, ndR) ha effettuato perquisizioni e sequestri, compresi quelli di alcuni fusti impolverati con all’interno coloranti per alimenti, importati dalla Cina. C’è stato – ha rivelato il procuratore Liguori – un inquinamento probatorio: da più parti ci hanno fatto sapere che altro era stato nascosto agli inquirenti. Ma di sicuro abbiamo interrotto un’attività in espansione, perché c’era una progressione all’estero, verso paesi europei come la Romania e con il supporto di professionisti accreditati negli Usa per dare un contributo scientifico alla riuscita di questo mix ‘infernale’. Ora analizzeremo le centinaia di cartelle cliniche individuate nel centro estetico di Terni e andremo avanti con le indagini».

operazione-mobile-truffa-malati-gravi-seven-to-stand-terni-27-settembre-2016-5

La sede dove è stato effettuato uno degli arresti

Il protocollo «’Seven to Stand’ – si legge nella descrizione dell’azienda – è un protocollo ideato per migliorare sensibilmente le condizioni di vita dei pazienti affetti da sclerosi multipla ed artrite reumatoide. ‘Seven to Stand’, ovvero sette settimane per reagire, è un metodo innovativo rivolto al miglioramento della qualità della vita nei pazienti affetti da questa patologia autoimmune, fino ad oggi considerata degenerativa e senza speranze. Il metodo ideato da Fabrizio De Silvestri (ora accusato di esercitare abusivamente la professione medica) viene applicato In Italia nella clinica diretta dal dottor Pierluigi Proietti, in via Mentana 8, a Terni, e negli Stati Uniti». Questo il metodo finito nel mirino degli inquirenti.

«Massaggi e farmaci» Alla conferenza stampa è intervenuto anche il comandante provinciale dei carabinieri di Terni, Giovanni Capasso, che ha evidenziato il valore dell’indagine, realizzata con il fondamentale supporto dei carabinieri del Nas di Perugia. Il dirigente della squadra Mobile di Terni, Alfredo Luzi, e di Rieti Antonella Maiali hanno spiegato che «l’indagine è partita nel 2014 da una fonte confidenziale a cui hanno fatto seguito riscontri precisi e dettagliati. Da ciò che abbiamo appreso – hanno detto – i pazienti non erano a conoscenza della composizione dei farmaci contenenti antibiotici, antistaminici e statina. A loro bastavano i presunti effetti benefici legati anche ai massaggi a cui venivano sottoposti nel centro estetico di Terni e che, procurando una sensazione di sollievo, di fatto illudevano le persone che il benessere potesse essere perseguito agevolmente».

L'edificio dove ha sede la 'Seven to Stand'

L’edificio dove ha sede la ‘Seven to Stand’

Farmaci dalla Cina I farmaci utilizzati per preparare i ‘cocktail’ in un primo momento erano stati acquistati in Italia ma il gruppo, nel tempo, si era poi rivolto ad alcuni siti web di settore che avevano consentito di importare il materiale dalla Cina. «Questa cura – oggetto di alcune presentazioni pubbliche anche a Terni – avrebbe dovuto migliorare le condizioni delle persone malate nel giro di 45 giorni. Le stesse testimonianze dei pazienti, diffuse in occasione di conferenze stampa e seminari, riteniamo siano state manipolate ad arte, approfittando della situazione in cui si trova chi desidera soltanto di avere una prospettiva di guarigione».

Fabrizio de Silvestri, l'avvocato

Fabrizio de Silvestri, l’avvocato

L’ideatore del metodo Circa colui che viene ritenuto l’ideatore e il promotore dell’associazione a delinquere, l’avvocato Fabrizio De Silvestri, gli investigatori hanno spiegato che era stato proprio lui «a testare per primo su sé stesso il metodo di cura. De Silvestri soffre di artrite reumatoide di tipo RR, diagnosticata per la prima volta nel 2003 a Torino, ma abbiamo accertato che, pur non essendo fluido nei movimenti, non ha mai avuto necessità di una sedia a rotelle come in realtà voleva far credere». Ora la palla passerà agli avvocati difensori dei sei arrestati e a quest’ultimi che verranno sentiti nelle prossime ore dal giudice che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare, il gip Simona Tordelli.

Il protocollo 'Seven to Stand'

Il protocollo ‘Seven to Stand’

Il PalaSevenToStand Nello scorso febbraio due degli arrestati, Fabrizio De Silvestri e Pierluigi Proietti, erano stati protagonisti di una feroce polemica in riferimento al PalaSevenToStand di San Valentino, quando decisero di revocare l’uso del marchio: «Nemmeno una parola – spiegarono – sul senso dell’iniziativa, su ciò che unisce la figura di San Valentino ai personaggi insigniti con il riconoscimento ‘San Valentino, un gesto d’amore’». In merito al protocollo migliorativo delle condizioni di vita dei malati di sclerosi multipla, aggiunsero: «Credevamo che l’evento avrebbe avuto come fulcro la figura del Santo, quale guaritore di malattie neurologiche». Tra le modalità di versamento delle somme  per il pagamento delle cura c’era anche quella della donazione all’associazione creata dal sodalizio. Il tutto – spiegano gli inquirenti – al fine di eludere il pagamento delle tasse.

Il plauso L’indagine riscuote il plauso dell’assessore alla sanità della Regione Umbria, Luca Barberini: «Ringrazio le forze dell’ordine per aver posto fine a una vicenda vergognosa che speculava sulla salute e sulla fragilità di persone che vivono situazioni di estrema difficoltà. Le figure professionali coinvolte nella truffa agivano tutte al di fuori di strutture sanitarie pubbliche. In Umbria – precisa l’assessore – le corrette terapie per le malattie neurodegenerative vengono erogate attraverso le Usl».

La testimonianza L’ex calciatore Marco Schenardi figura nello staff dell’Università Popolare ‘Homo&Natura’ fondata da Fabrizio De Silvestri, come curatore delle attività dell’oasi di ‘pet therapy’. Raggiunto telefonicamente, spiega di aver conosciuto Fabrizio e la compagna (Annalisa Grasso, ndR): «Con loro ho collaborato – racconta – nell’ambito dell’università, coprendo alcune ore con attività di pet therapy. Sono sinceramente sorpreso da tutto quello che è accaduto. Fabrizio De Silvestri mi è sempre sembrato convinto del metodo che raccontava essere basato su una combinazione di farmaci in uso sul mercato. Circa i pazienti – aggiunge Schenardi, estraneo all’indagine – posso dire che quelli che ho visto con i miei occhi mi hanno sempre dato l’impressione di avere ottenuto dei benefici sul piano della salute. Del resto, di cosa secondo gli inquirenti ci sia dietro, non so sinceramente nulla».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli