Accessibilità urbana, Vademecum a Terni

Un’iniziativa dell’associazione ‘Un Volo per Anna’, dopo l’osservazione del costruito e dello spazio urbano per l’esigenza di vedere rispettati i diritti di tutti i cittadini

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Per iniziativa dell’associazione ‘Un Volo per Anna Onlus’, dall’osservazione quotidiana del costruito e dello spazio urbano e dall’esigenza, sempre più pressante, di vedere rispettati i pieni diritti di tutti i cittadini, nasce il Vademecum per l’accessibilità urbana, che verrà presentato alla biblioteca comunale di Terni lunedì 4 giugno alle 17.

L’accessibilità «Le città sono di tutti, ma spesso non sono per tutti», spiega il presidente Marco Turilli. «Una delle caratteristiche essenziali di un qualsiasi spazio pensato e costruito per l’uomo deve essere quella della sua possibile fruizione, completa ed agevole, da parte di tutti, compresi coloro che per periodi temporanei o in modo permanente soffrono per una ridotta capacità motoria o sensoriale. Se e quando formalmente le regole vigenti vengono applicate, sono spesso disattese le norme elementari di buon senso che garantiscono una piena accessibilità ai luoghi e spesso ignorate le esigenze delle persone con disabilità. L’accessibilità non va intesa come esigenza di poter disporre di spazi privi di ostacoli fisici (barriere architettoniche), ma come sinonimo di ‘comfort ambientale’, in situazione di sicurezza ed autonomia per tutti, oltre che agevole usabilità degli spazi costruiti e del territorio nel suo insieme».

L’obiettivo della pubblicazione «è dare un contributo tecnico-culturale e contemporaneamente arrivare a suggerire linee guida per la predisposizione di un vero e proprio piano di intervento per l’accessibilità dell’area integrata Terni-Narni e dei Comuni che su essa gravitano. Il testo viene pubblicato grazie al contributo della fondazione Carit che negli anni ha affiancato le associazioni delle persone con disabilità ‘Un Volo per Anna Onlus’ e ‘Unmil Onlus’, sostenendone l’attività mirata alla rigenerazione di beni comuni urbani».

Il Vademecum è uno strumento «che nasce ‘dal basso’, dall’impegno profuso a livello locale dalle associazioni a tutela dei diritti delle persone fragili – aggiunge – che nel corso degli anni hanno affrontato tali tematiche con una vasta gamma di attività, coinvolgendo le famiglie, le amministrazioni, i cittadini e soprattutto i giovani che saranno i portavoce di una nuova auspicabile cultura dell’inclusione. In base all’esperienza maturata ‘sul campo’ fornisce strumenti utili alla crescita di una maggiore consapevolezza e competenza in materia di accessibilità, ponendo in evidenza i benefici collettivi di ordine pratico, economico e socio-culturale derivanti dal suo conseguimento, evidenziandone l’importanza ai fini della riqualificazione dell’ambiente urbano, sia in senso fisico, che sociale ed economico».

Le istituzioni Perché la città diventi di tutti «è necessario sollecitare le istituzioni ed i soggetti impegnati nella sua gestione a considerare l’accessibilità come principio informatore di nuova progettualità, al fine di rispondere con sempre maggior efficacia alle vere esigenze della collettività in direzione di uno sviluppo corretto e responsabile. Una città ‘handicappata’ che continua ad avere ostacoli di vario genere è una città fortemente diseconomica oltre ad essere certamente discutibile dal punto di vista umano e sociale. Le esperienze raccolte, frutto di una decennale attività svolta da ‘Un Volo per Anna’ affianco all’associazione ‘Unmil’, aiutano a visualizzare, tramite l’esperienza dello spazio costruito, possibili soluzioni alternative per indurre il lettore ad alzare lo sguardo e percepire un orizzonte diverso in cui si intravedono suggestioni di una progettazione sensibile che parte dall’esperienza diretta e dalla ricchezza valoriale appassionata che il volontariato porta nelle nostre vite e che innegabilmente ci fa sentire meno soli».

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