Amelia e Terni, Dionisi (Pd) lascia i consigli

La consigliera comunale e provinciale si dimette dalle assemblee per ragioni di lavoro. I saluti e i ringraziamenti: «Non è detto finisca qui»

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di Claudia Dionisi
Pd – Consigliera comunale Amelia e provinciale Terni

La politica è impegno, responsabilità, progetto, dedizione, passione, idee, valori e persone. È l’amore che si prova per la propria Comunità. Ho portato questo nella mia esperienza in Comune. O almeno ci ho provato.

La forza delle idee, la consapevolezza di esserci, e il pizzico di immaturità mi hanno accompagnato a palazzo Matteotti nelle vesti di consigliera comunale. Con un piccolo, ma serio obiettivo: ‘in direzione ostinata e contraria’ come cantava Fabrizio De André, provando ad invertire la tendenza di una amministrazione – per me – lontana dall’esserlo.

Oggi, purtroppo, il mio ruolo attivo in politica subisce uno stop. Una decisione che ho dovuto prendere a malincuore. Non mi piace lasciare le cose incompiute. A metà. Ma stavolta non ho potuto fare altrimenti.

Mi dispiace. Mi dispiace dover lasciare una città che ha bisogno di una alternativa. Forte e coraggiosa. Che ha bisogno di essere risvegliata da un sonno di rassegnazione. Mi dispiace non poter raccontare la nostra voglia di ‘ricostruire’ una città diversa, che abbia come parole chiave, quelle dell’inclusione, del verde, dei diritti, della cura e dell’accoglienza.

Potrei scrivere tanto. E forse sarebbe troppo. Questo post ha un altro obiettivo: i ringraziamenti. E parto da loro, dai miei colleghi di gruppo, Patrizia Fiorentini e Luciano Renzi, che lascio seduti tra i banchi dell’opposizione, ai quali dico di andare avanti come abbiamo fatto insieme, con la voglia e l’impegno che vi contraddistingue. Continuate a raccontare la nostra narrazione, diversa da quella maggioritaria. Resto al vostro fianco.

Un grazie lo rivolgo anche ai colleghi del M5s – Gianfranco Chieruzzi e Romano Banella – conosciuti lungo la strada. Partiti da percorsi diversi, con idee diverse, ma in loro ho ritrovato spesso i miei valori. E questo mi ha rincuorato. Dico grazie anche al sindaco. Sembrerà strano, eppure anche lei mi lascia qualcosa: la certezza di essere dalla parte giusta.

Ma il grazie più grande è a chi mi è stato accanto in questa avventura, a chi ha creduto e crede tuttora in me. A chi nel lontano 2016 scrisse il mio nome. Grazie, è stato un bellissimo viaggio. Breve, sì, ma non è detto che finisca qui.

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