Arresto Sea Watch: «E i manager Thyssen?»

Il premier Giuseppe Conte da Bruxelles ‘mette le mani avanti’ nelle relazioni giudiziarie con la Germania dopo la misura applicata a Carola Rackete

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‘Mette le mani avanti’ il premier Giuseppe Conte, in merito alle relazioni – sul piano giudiziario – con la Germania nel caso in cui la cancelliera Angela Merkel dovesse chiedere conto dell’arresto del capitano della Sea Watch, Carola Rackete. «Non so se ne parlerà, ma potrebbe essere l’occasione per chiedere a che punto è l’esecuzione della pena per i due manager della Thyssen Krupp condannati in Italia, in via definitiva, per il rogo di Torino». Il primo ministro italiano ha rilasciato la dichiarazione – raccolta dall’AGI – al suo arrivo al vertice sulle nomine Ue a Brixelles. Harald Espenhahn e Gerald Priegnitz, i due ex manager tedeschi condannati rispettivamente a 9 anni e 8 mesi e a 6 anni e 10 mesi, si trovano infatti in Germania a piede libero e non hanno scontato neppure un giorno di carcere. A differenza dei manager ternani Marco Pucci e Daniele Moroni.

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