Caos di capodanno: prime risposte

Terni, il M5s denuncia che in Comune non è stata presentata «alcuna documentazione relativa all’impatto acustico dell’evento»

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Magari non serviva. Ma «si comunica che ad oggi non risulta pervenuta presso la scrivente Direzione alcuna documentazione relativa all’impatto acustico dell’evento denominato ‘Street Art Park’ previsto per il giorno 31 dicembre presso i locali del Caos», recita la prima risposta, arrivata ai consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle – che l’hanno subito resa pubblica – in relazione a permessi ed autorizzazioni per la festa di capodanno al Caos, poi annullata. «Se non fosse stata necessaria – dice il M5S – gli uffici lo avrebbero sicuramente segnalato».

Il ‘mistero’ Secondo i consiglieri del M5S, però, «resta ancora avvolto il mistero sui fantomatici organizzatori di ‘Street Art Park‘ che vorremmo si firmassero con nomi e cognomi. Vogliamo sapere chi sono quei referenti formali che continuano a fare allusioni a motivazioni politiche e burocratiche e che hanno tirato in ballo in più di un occasione i consiglieri del Movimento 5 Stelle scaricando su di loro una precisa responsabilità politica per aver fatto delle semplici domande rivolte per altro al sindaco e alla giunta. Vogliamo sapere se l’evento è stato organizzato nell’ambito del capitolato d’appalto del raggruppamento che lo gestisce oppure se è stato organizzato nell’ambito delle iniziative in disponibilità dell’amministrazione comunale. Nel capitolato dove sta scritto che l’affidamento include il cenone di Capodanno? Quindi ad organizzare l’evento è stata Indisciplinarte o l’assessorato alla cultura?».

«Vogliamo i nomi e i cognomi» I gruppo consiliare del M5S, però, va oltre: «Vogliamo i nomi e i cognomi di quei dipendenti pubblici che si sono irrigiditi rallentando il rilascio delle autorizzazioni affermando che a contribuire a tutto ciò è stata l’interrogazione del M5S. Se hanno rallentato si presuppone che prima dell’interrogazione andassero più veloci. Il M5S ha affermato nei giorni scorsi che vuole vederci chiaro, vuole vedere le autorizzazioni ricevute, nero su bianco, per questo ha presentato una richiesta di accesso agli atti a tutti gli uffici coinvolti».

Le regole Poi i consiglieri del Movimento 5 Stelle si rivolgono direttamente agli organizzatori: «Queste sono le regole e regoline che strozzano l’imprenditoria, i posti di lavoro, le speranze di vita dei giovani a cui qualcuno potrebbe permettersi di derogare e altri no? Eravate stanchi? Non immaginate quanto lo sono i ternani che invece le richieste sono obbligati a farle, imprenditori e lavoratori che si sono beccati multe salatissime solo per qualche decibel in più. Quella stessa burocrazia che secondo voi ha rallentato il vostro percorso è la stessa che ha scritto il bando del Caos?. Parafrasando Cesare Pavese, “festeggiare stanca”. Invece noi siamo stanchi di questa idea elitaria della cultura che declassa a bisogni del popolino ogni voce critica».

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