Dalla Cina a Terni, ipotesi 300 nuovi posti

Multinazionale interessata ad insediare nel polo chimico una produzione di assorbenti con il fiocco Beaulieu: stime parziali ma importanti

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Anni, quelli trascorsi, in cui non sono mancate le ‘batoste’ per la chimica ternana e narnese. In questo contesto – segnato da svariati posti di lavoro persi – c’è chi ha comunque stretto i denti, chi ha deciso di investire nella conca, chi continua a mietere successi e chi, infine, guarda a Terni con interesse. È la multinazionale cinese che ha in mente di sbarcare nel polo chimico locale e che, attraverso l’utilizzo di una materia prima come il fiocco di polipropilene, prodotto dalla Beaulieu, potrebbe insediare in Umbria un’unità produttiva di assorbenti, di quelli comunemente usati per i pannolini.

Ipotesi 300 nuovi posti di lavoro

I contatti – almeno due incontri, presenti rappresentati del nucleo imprenditoriale interessato, della Regione Umbria, di Confindustria e del Mise – autorizzato all’ottimismo, così come le stime occupazionali che toccano le 300 unità, oltre all’indotto. Numeri importanti da prendere comunque con le dovute cautele nel contesto di un dialogo sì ben avviato, ma che non ha visto ancora raggiungere un’intesa definitiva. Fra le ‘leve’ utilizzate dagli interlocutori istituzionali, le chance offerte dal riconoscimento del territorio ternano-narnese come ‘area di crisi industriale complessa’: misura che prevede incentivi per i nuovi insediamenti. Da non sottovalutare, infine, il possibile ricorso, per la nuova produzione, all’energia della centrale Edison già presente nell’area ex Polymer: un suo utilizzo in continuo potrebbe risultare economicamente vantaggioso per tutti coloro che si approvvigioneranno presso l’impianto.

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