Dipendenze, il Cast ne parla ad Assisi

Un recupero non più vincolato agli aspetti sanitari, ma fatto anche di relazioni familiari e sociali: tavola rotonda il 27 maggio

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Di fronte all’evoluzione del fenomeno delle dipendenze, diventa sempre più urgente definire una prospettiva di cura focalizzata sulla condizione di vita della persona dove il raggiungimento dell’astinenza o il controllo dei consumi siano accompagnati fin dall’inizio da obiettivi di riabilitazione psico-sociale. Da queste premesse parte la sperimentazione di un modello di cura basato sulla presa in carico e su percorsi condivisi fra soggetti pubblici e privati, attraverso la stesura di un ‘progetto terapeutico individualizzato’, arricchito da un’attenta valutazione incentrata sull’innovativo strumento Icf-Dipendenze. Questa sperimentazione, il prossimo 27 maggio nella sala della Conciliazione di Assisi, sarà al centro del convegno nazionale sulle dipendenze patologiche ‘Percorsi di riabilitazione integrata tra pubblico e privato’.L’iniziativa, organizzata dal Centro attività sulle dipendenze Cast Assisi onlus, con il patrocinio della Regione Umbria e del Comune di Assisi, metterà a confronto i principali soggetti nazionali del settore, pubblici e privati, per analizzare i risultati delle sperimentazioni avviate con successo in Umbria e in altre parti d’Italia, per definire un modello per tutto il sistema sanitario nazionale.

Non solo trattamenti sanitari

«Concretamente – spiegano gli organizzatori – si tratta di riconoscere che l’abitare, le relazioni familiari e sociali, l’autosufficienza economica, l’inclusione sociale sono a tutti gli effetti ‘determinanti di salute’ da accompagnare in modo parallelo ai trattamenti sanitari. Questo approccio terapeutico-riabilitativo – proseguono – trova una base culturale e scientifica nel modello bio-psico-sociale raccomandato dall’Organizzazione mondiale della salute con la classificazione Icf. Per le dipendenze è stato messo a punto un set di strumenti, denominato Icf-Dipendenze, per la valutazione globale dei bisogni e per la definizione degli interventi terapeutico-riabilitativi più appropriati. Anche in Umbria è stata avviata una sperimentazione secondo questo approccio, accompagnata da un percorso formativo che ha visto la partecipazione di tutti i SerD e le comunità terapeutiche della regione».

I contributi

Il convegno si articolerà in tre sessioni durante le quali si approfondiranno scenari, strumenti ed esperienze e sarà concluso da una tavola rotonda alla quale parteciperanno, tra gli altri, rappresentanti del ministero della Salute, dell’Istituto superiore di sanità, della Società italiana tossicodipendenze, della Federazione italiana comunità terapeutiche, del Cear Umbria e dell’Intercear.

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