Dirigenti Comune Terni, difficile ricerca

Attività finanziarie, in lizza resta solo la Magnanimi. Urbanistica e ambiente, esclusi i due candidati: proseguono reggenze temporanee di Finocchio e Fattore

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Eleonora Magnanimi di Colleferro, provincia di Roma, per anni ‘leader’ – è entrata nella pubblica amministrazione nel novembre del 1994 – della direzione economica e finanziaria del Comune di Frascati. È lei l’unica ammessa per prendere in mano il ruolo di dirigente delle attività finanziarie di palazzo Spada: ‘tagliate’ le altre due contendenti al posto attualmente occupato da Stefania Finocchio. Sulla cui nomina – da reggente provvisoria – sta studiando il ministero dell’Interno.

Stefania Finocchio

SETTEMBRE 2017, FINOCCHIO DIRIGENTE ‘A TEMPO’

I due tagli Ad avanzare la candidatura erano state in tre. Oltre alla Magnanimi, al Comune di Terni erano giunte le domande del padovano Stefano Pizzato e della ternana Gioia Rinaldi. Entrambi hanno commesso degli errori fatali: il veneto non ha allegato il nulla osta incondizionato al trasferimento per mobilità esterna volontaria – c’è anche questo aspetto per la selezione, in aggiunta al posto a tempo inderterminato per la direzione del settore – rilasciato dall’amministrazione di appartenenza, mentre la seconda ha presentato il curriculum senza firma autografa o digitale. Risultato? Una sola ammessa. Ma non è detto che il tutto si concretizzi. Anzi.

LA PROROGA DI FEBBRAIO E LA REVOCA DEL BANDO DI SELEZIONE

Gambassi, Cufalo e D’Amico con la Chielli

Forlì o Terni? Infatti la Magnanimi è in ballo anche per ricoprire – sempre in mobilità esterna – lo stesso ruolo in un altro Comune, simile a Terni per numero di abitanti: si tratta di Forlì, in Emilia-Romagna. E vista la situazione di palazzo Spada, tra dissesto finanziario da gestire e difficoltà varie, è difficile ipotizzare che la scelta possa ricadere su palazzo Spada. Vedremo. Anche perché in realtà lo stesso Comune specifica che l’8 febbraio «si era proceduto a trasmettere la comunicazione preliminare all’attivazione di procedure selettive per mobilità esterna volontaria e obblighi conseguenti e che a tale richiesta non è stato dato alcun riscontro nei termini prescritti, determinando l’infruttuosità di tale procedura». In sostanza ci potrebbe essere un nuovo concorso ‘normale’, senza selezione per mobilità esterna volontaria.

La reggenza e il ministero Tutto la situazione si è sviluppata – la giunta deliberò l’atto l’11 settembre – a partire dalla ‘reggenza temporanea’ affidata a Stefania Finocchio post pensionamento di Elena Contessa.  Motivo? «La sostituzione del dirigente assente è contrassegnata dalla straordinarietà e temporaneità, al fine di assicurare il buon andamento della pubblica amministrazione, non disponendo, allo stato, di altre misure organizzative alternative in attesa della designazione del dirigente titolare». A quanto pare tuttavia la questione da risolvere non riguarda questo passaggio, ma il successivo.

Marco Fattore

La proroga Negli ultimi giorni la Finocchio, accompagnata dal subcommissario Andrea Gambassi, si è recata direttamente a Roma per parlare della situazione. Al centro dell’attenzione ci sarebbe la proroga alla reggenza deliberata lo scorso febbraio, a pochi giorni dall’effettiva conclusione dell’era Leopoldo Di Girolamo: l’incarico fu affidato previo decreto sindacale per la «figura dirigenziale infungibile e assolutamente necessaria per le notevoli conoscenze tecnico-specialistiche richieste sia nella complicata gestione ordinaria, ma ancora di più nell’attuale fase contingente di gestione del dissesto». Alla base della discussione in corso c’è il fatto che la reggenza sarebbe giuridicamente non possibile: per il Comune – in definitiva – un’altra gatta da pelare in attesa dell’insediamento della nuova amministrazione.

Zero su due invece – medesima modalità di bando – per la direzione urbanistica, edilizia privata e ambiente, per ora occupata in reggenza temporanea da Marco Fattore. In questo caso sono stati esclusi entrambi i candidati: si tratta degli ingegneri Gaetano Pepe e Giovanni Guatelli, rispettivamente di Berna e Reggio Emilia. La procedura di mobilità esterna volontaria è infruttuosa. Servirà altro tempo.

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