Evasione fiscale, la Uil ‘punge’ i comuni

Il sindacato lamenta come a Terni – ma in tutta l’Umbria – l’impegno dei municipi per il recupero delle tasse nazionali evase sia modesto: «Basta pianti»

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100 euro dalla compartecipazione all’attività di accertamento fiscale e contributivo: questa la modesta somma che il Comune di Terni – a riferirlo è la Uil – avrebbe recuperato per l’annualità 2017. «Numeri peggiori del 2016 – spiega il sindacato – quando l’ente aveva recuperato 515 euro ed anche rispetto al 2015 (1.423 euro)».

La legge

Il premio per la compartecipazione dei comuni al contrasto all’evasione fiscale è stato introdotto nel 2010 dal decreto legge 78 che stabilisce come ai comuni vada riconosciuta la quota del 100% di quanto recuperato dai tributi nazionali (Irpef, Iva, Ires etc.) per la loro compartecipazione al contrasto all’evasione fiscale e contributiva. Attualmente la quota spettante ai comuni è pari al 100% del recuperato. Complessivamente quest’anno i vari municipi italiani hanno recuperato per la compartecipazione al contrasto all’evasione 13,3 milioni di euro.

I numeri della Uil

Secondo il servizio politiche territoriali della Uil nazionale, diretto da Ivana Veronese con studio realizzato da Luigi Veltro, il ‘record’ va a Milano che lo scorso anno ha incassato 1,3 milioni di euro; Genova 967 mila euro; Prato 752 mila euro; San Giovanni in Persiceto (Bologna) 635 mila euro; Torino 517 mila euro; Bergamo 505 mila euro; Lovare (Bergamo) 457 mila euro; Reggio Emilia 447 mila euro; Baranzate (Milano) 271 mila euro; Reggio Calabria 251 mila euro. Deludente invece la situazione in provincia di Terni dove solo 2 comuni sui 33 del territorio hanno compartecipato al contrasto all’evasione fiscale. Oltre a Terni ha partecipato solo il Comune di San Venanzo (450 euro). Non meglio la situazione nel resto dell’Umbria: sui 59 comuni della provincia di Perugia solo 4 hanno compartecipato recuperando in tutto solo 48.299 euro (di cui 2.727 il capoluogo).

«Meno pianti, più sostanza»

«I sindaci – commenta Gino Venturi della Uil di Terni – invece di limitarsi sempre solo a piangere per la scarsità di risorse, dovrebbero e potrebbero invece fare molto in chiave anti evasione non solo perché così si potrebbero recuperare risorse per ampliare i servizi ai cittadini o per abbassare le tasse al livello locale, ma anche perché una lotta serrata all’evasione fiscale e contributiva permette di ristabilire equità e giustizia sociale».

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