Giornata delle Oasi: visite guidate ad Assisi

Aperti al pubblico domenica il Centro Recupero Animali Selvatici Formichella e martedì il Museo Ornitologico ‘Silvio Bambini’ di Candeleto Pietralunga

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Due sono le oasi aperte in Umbria in occasione della Giornata del Wwf: domenica il Centro Recupero Animali Selvatici Formichella e martedì il Museo Ornitologico ‘Silvio Bambini’ di Candeleto Pietralunga, in provincia di Perugia.

Duecento in Italia, due in Umbria Sarà una vera e propria festa della biodiversità, quella ricchezza di ambienti e specie naturali che insieme al patrimonio artistico e culturale fa dell’Italia un paese unico al mondo. La si potrà toccare con mano poiché alla tradizionale Giornata delle Oasi WWF quest’anno si affianca la sesta edizione di RiservAmica in virtù del recente accordo tra il Wwf e l’Arma dei Carabinieri che – insieme – proteggono in Italia oltre 200 oasi, parchi e riserve.

LE VISITE GUIDATE IN UMBRIA: OASI DI FORMICHELLAMUSEO ORNITOLOGICO DI CANDELETO PIETRALUNGA

Proteggere la natura Questa nuova partnership per la tutela della natura permetterà ai cittadini di scoprire i tesori della natura italiana come lupi, orsi, aquile, aironi, lontre, cervi e daini custoditi negli angoli più belli e suggestivi del nostro paese, dal nord al sud d’Italia. Il programma di visite gratuite è vastissimo. Verranno aperte al pubblico con eventi, giochi e animazioni oltre 100 Oasi WWF e 130 Riserve Naturali dello Stato, la cui gestione è affidata ai Carabinieri Forestali.

La vera ricchezza italiana L’Italia è un campione di biodiversità: la sua fauna conta oltre 58mila specie, la sua flora 8.100 specie di piante autoctone di cui 1460 endemiche, un valore che fa dell’Italia il paese col più alto numero di specie vegetali d’Europa. Una ricchezza che fa eco alle nostre bellezze artistiche e culturali e che rende, grazie a questo binomio, il nostro paese unico al mondo. Questo immenso patrimonio è però costantemente a rischio: l’Italia è infatti ancora trappola per 8 milioni di uccelli migratori, circa 30 aree sono ancora terreno pericoloso a causa del bracconaggio che miete vittime illustri, dai rapaci ai grandi simboli come lupo, orso, aquile. Anche per questo è importante imparare a conoscere questo patrimonio, per imparare poi a proteggerlo.

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