Ternana in vendita: «Confronto sia civile»

Bandecchi ‘cancella’ tutti i discorsi precedenti e decide di vendere: le questioni sospese. Intervengono sindaco e assessore allo sport. Digos al lavoro: focus sugli sputi

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Bandecchi a fine match

Una decisione improvvisa – questo almeno filtra, a pochi giorni dall’incontro con il sindaco Leonardo Latini, l’udienza pubblica al Tar del Lazio in arrivo e una stagione, se possibile, da non chiudere con la retrocessione in serie D – e che deve essere approfondita in più di qualche dettaglio. Tre sputi decisivi, a quanto pare, per mettere da parte l’orgoglio e tornare sui suoi passi: in casa rossoverde è tempo di analisi dopo la volontà esposta da Stefano Bandecchi attraverso un comunicato delle 19.26 di domenica pomeriggio, a pochi secondi dall’uscita del gruppo dei tifosi dal confronto con i giocatori. A partire da un dato, semmai si tirasse dritti per questa soluzione: quanto vale al momento una società così allo sbando? Nel contempo gli agenti della Digos stanno verificando la situazione descritta dal presidente rossoverde e che, di fatto, ha fatto scattare la decisione.

BANDECCHI, IL CONFRONTO ALLA EST-VICIANI E GLI SPUTI ‘DECISIVI’: «VENDO»

Stefano Bandecchi

Le faccende in sospeso

Insomma, l’imprenditore livornese molla tutto ciò che era in sospeso – sulla questione stadio stava spingendo da settimane, in particolar modo da quando Stefano Ranucci è andato via – e lancia l’annuncio di vendita della società. Tra l’altro per ora non è stato perfezionato nemmeno il passaggio nel ruolo di presidente e amministratore unico, ma tant’è. C’è poi la richiesta di risarcimento da 18 milioni di euro avanzata al Tar del Lazio per il mancato ripescaggio in serie B, oltre al caos gestionale – evidente punto debole sin dall’estate 2017, da lì nascono tutti i problemi – che non potrà che peggiorare: la Ternana intanto è a tre punti dalla zona playout ed è attesa da una serie di sfide proibitive. Ancor più considerando l’imbarazzante grado di performance (fisico, tecnico e di amalgama, poi qualcuno si dovrà esporre in merito) della squadra, anche domenica protagonista di errori da campionati dilettantistici. Discorso a parte in quest’ultimo caso.

IL CONFRONTO SOTTO LA CURVA CHE HA FATTO ‘SCATTARE’ BANDECCHI – VIDEO

Bandecchi con Latini il 13 marzo

Sì, ma quanto vale? La problematica valutazione

Al netto delle situazioni tecniche, di gruppo e ambientali da approfondire per bene («meglio non dire tutto ciò penso, sennò mi arrestano», dirà Gallo al termine dello 0-3 con l’Imolese, con tono e volto non scherzoso come alla vigilia), una delle prime domande che saltano in mente è quanto possa valere una Ternana in questo stato e con i contratti in essere. Altro lavoro in arrivo – ovviamente è coinvolto anche al Tar del Lazio martedì prossimo – per l’avvocato Massimo Proietti: sarà lui, insieme al vicepresidente Paolo Tagliavento, a dover gestire questa fase. «Ho bisogno di un confronto con il patron, vediamo nelle prossime ore, domenica sera c’è stata una chiamata. L’incarico di valutare proposte c’è, salvo ripensamenti. Diciamo che ci sono degli aspetti che, come due anni, fa rendono problematica anche una valutazione sul mercato. Ci sono degli aspetti rilevanti che vanno valorizzati, al momento tuttavia queste indicazioni non ci sono». Salto nel buio. Squadra allo sbando, tifoseria più spaccata che mai, Gallo a pezzi dopo aver visto cosa (non) fanno i suoi e doppia retrocessione di fila non più così utopica. E il timore è che non sia finita qui, anzi. In tutto ciò si sono perse le tracce del direttore sportivo Luca Leone, domenica pomeriggio uno degli ultimi ad uscire – oltre le 19.40, post bagarre tra Diakité ed un tifoso – dall’impianto in compagnia di un procuratore. Il dirigente abruzzese per ora preferisce tacere. Per ora appare improbabile un passo indietro di Bandecchi rispetto al comunicato post Imolese.

LE PAROLE DELL’ASSESSORE ELENA PROIETTI: «DOCCIA FREDDA» – VIDEO

Paolo Tagliavento e Stefano Bandecchi

Latini convoca Tagliavento: «Auspico confronto, disponibile per fare da garante»

Nella tarda mattinata arriva la nota del primo cittadino che, lunedì, ha incontrato in Comune il club manager – ruolo ufficiale – di via della Bardesca insieme all’assessore Elena Proietti: «Abbiamo ritenuto doveroso chiedere un confronto e un chiarimento sulla situazione della Ternana anche a seguito delle dichiarazioni del presidente Bandecchi dopo la gara di campionato di domenica, attraverso le quali manifestava l’intenzione di cedere la società. Chiaro che si tratta di decisioni riguardanti una società privata e sulle quali l’amministrazione comunale non ha potere di intervenire; altrettanto evidente che – come è sempre accaduto – la Ternana Calcio va considerata oltre che per gli aspetti sportivi ed economici, anche come un patrimonio sociale della città, per l’interesse che continua a suscitare e per essere uno dei principali elementi aggregativi della comunità cittadina. Tali specifici e isolati comportamenti, nel momento in cui trascendono in oltraggi – le parole del sindaco sugli sputi citati da Bandecchi, c’è chi si chiede chi sia stato e se effettivamente ci siano stati – non rispecchiano il modo di essere della città e della tifoseria nel suo complesso. Per questo mi sento in dovere di prenderne le distanze a nome della città che rappresento. Restano salve la libertà di critica, alla quale peraltro Bandecchi non si è mai sottratto, e la necessità di continuare un confronto civile con la società stessa e con i calciatori. Un confronto che continuo ad auspicare e del quale anzi mi rendo disponibile ad essere garante e intermediario se ce ne fosse la necessità, per cercare di spiegare e rasserenare una situazione che francamente risulta sempre più difficile da comprendere per tutti, specie per coloro che sono più attaccati alla fede rossoverde e forse anche per il presidente stesso».

Rocca Rossoverde: «Non è il momento di fuggire»

Ad intervenire sulla situazione della Ternana e sull’annuncio di messa in vendita del patron Bandecchi è il club Rocca Rossoverde: «La partita indecorosa di ieri (domenica, ndR) rischia di diventare il capolinea di questo campionato facendoci sprofondare nei dilettanti senza certezze nel futuro. Ci sono momenti nei quali ben vengano i processi per trovare i colpevoli di certe situazioni e ci sono momenti nei quali occorre comunque fare quadrato per cercare di salvare il salvabile e noi vogliamo invitare tutti i tifosi ad evitare in questo momento i processi sommari e cercare di compattarsi per mantenere almeno la categoria. Sinceramente siamo rimasti molto sorpresi dall’annuncio di disimpegno da parte di Bandecchi. Crediamo che sia assurdo che per un comportamento, comunque fermamente da condannare da parte di qualche tifoso che avrebbe sputato al presidente, si possa passare dal voler acquistare lo stadio e portare avanti molteplici progetti ad abbandonare tutto. La delusione di noi tifosi, visti i risultati ottenuti, credo che sia più che comprensibile, così come è comprensibile che la proprietà venga ritenuta responsabile di questa situazione. Nel mondo del calcio le cose sono sempre andate in questa maniera: se vinci prendi applausi e se perdi prendi i fischi. Vorremmo invitare Bandecchi ad avere un comportamento professionale adatto a queste situazioni, evitare passeggiate sotto la curva e cercare di isolare il gruppo dalle tensioni esterne e contemporaneamente far sentire a chi scende in campo il peso di chi paga gli stipendio. Non abbiamo motivo di dubitare della sua volontà di portare avanti progetti ambiziosi per la società. Questo è il momento non di fuggire – conclude il club – ma di tirare fuori gli attributi».

Il confronto di domenica pomeriggio alla Est-Viciani

Si espone Tagliavento: «So per certo che non tutti i ternani sono così»

Non facile la gestione del momento per Tagliavento. Giornata di contatti continui e analisi dello scenario odierno, in città c’è preoccupazione per l’immediato futuro: «Le critiche – spiega dopo l’incontro in Comune – le accetto, già mi accadeva quando ero arbitro e lo faccio ora da dirigente. Il confronto è legittimo, comprendo e capisco l’amarezza dei ternani, ma sputare come hanno fatto alcuni di loro è qualcosa che diventa inaccettabile, dà veramente fastidio. Anche perché a Terni ci vivo e continuerò a viverci con la mia famiglia: sono convinto e so per certo che non tutti i miei concittadini sono in questa maniera».

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