‘Montefranco ci unisce’ candida Alessandra Cattani

L’insegnante 50enne in corsa per la poltrona di sindaco in Valnerina: «Negli ultimi 5 anni non è stato fatto nulla di quanto promesso»

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In vista delle prossime elezioni amministrative, continuano ad uscire allo scoperto i candidati nei vari Comuni chiamati al voto: è la volta di ‘Montefranco ci unisce’ che nel borgo della Valnerina ternana candiderà a sindaco Alessandra Cattani, 50 anni, insegnante, da 13 alla scuola dell’infanzia del suo comune, dove ricopro il ruolo di ‘fiduciaria del plesso infanzia’ (ne è dunque la responsabile e coordinatrice).

Alessandra Cattani

Impegno civico

«Il lavoro mi porta da oltre 20 anni – spiega lei stessa – a rapportarmi e confrontarmi quotidianamente con i bambini e le loro famiglie. La lista civica che rappresento è composta da un gruppo di amici con importanti esperienze nei rispettivi ambiti lavorativi e professionali, liberi da condizionamenti di partito e accomunati da due obiettivi di fondo: il miglioramento del paese e il benessere dei suoi abitanti. Per raggiungere questi obiettivi, vorremmo che la partecipazione sia estesa a tutti i montefrancani, anche quelli che non vivono di proclami su Facebook o di manifesti dell’ultima ora sui quotidiani».

Le critiche alla giunta uscente

Cattani spiega di rivolgersi «a tutti i cittadini che ben sanno che negli ultimi cinque anni a Montefranco (la sindaca uscente è Rachele Taccalozzi, pronta a ricandidarsi, ndr) non è stato fatto nessun intervento di manutenzione stradale; il palazzetto dello sport è ancora un sogno; la raccolta differenziata, giunta all’80% grazie alla collaborazione dei cittadini, non li ha premiati con l’abbassamento della tariffa, che risulta più alta di quella di Terni; l‘unico impianto di video sorveglianza funzionante è quello dei nostri occhi; la wi-fi pubblica non esiste; le frazioni non sono state degnate della minima considerazione. Queste ed altre importanti iniziative non si devono soltanto millantare o promettere in campagna elettorale, ma dovrebbero essere semplicemente realizzate».

Niente bacchette magiche

«Sappiamo di non avere la bacchetta magica per realizzare tutto ciò di cui il paese ha bisogno e non è stato fatto – conclude la candidata sindaco -, ma di certo ce la metteremo tutta con una visione della cosa pubblica partecipativa e trasparente, profondamente diversa da quella fino ad oggi vista all’opera. Un’amministrazione sana, competente e volenterosa deve avere rispetto per i cittadini e il paese che è chiamata a governare, cercando di migliorare la vita di tutti uniti nel sentimento che ci accomuna: l’amore ancestrale per la nostra terra».

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