Quando li hanno arrestati, Claudio Lupi e Gianfranco Strippoli, si sono proclamati innocenti: «Lo hanno proprio gridato», ha spiegato il maggiore del carabinieri Pietro Petronio. Poi, una volta in carcere, con l’accusa di essere i ‘basisti’ della rapina che è costata la vita a Giulio Moracci, hanno smesso di parlare.
LUPI E STRIPPOLI VANNO IN CARCERE – IL VIDEO
L’interrogatorio Nella mattinata di martedì i due sono stati sottoposti all’interrogatorio di garanzia in carcere – sono difesi dall’avvocato Francesco Mattiangeli – e, tanto per cominciare, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere alle domande che il gip poneva loro.
L’OMICIDIO DI GIULIO MORACCI – LE FOTO
Le accuse Al ternano e al romano vengono mosse le stesse accuse già rivolte a quelli che vengono considerati gli esecutori materali del fatto ed allo zio-complice: omicidio, sequestro di persona e rapina. Emerge, intanto, un particolare importante: la sesta persona che i carabinieri ritengono legata in maniera decisiva al crimine sarebbe stata identificata.
Arresto negato La procura della Repubblica, sulla base delle indagini svolte dai militari ternani, ne aveva chiesto l’arresto, contestualmente a quelli di Lupi e Strippoli, ma il gip, Simona Tordelli, non lo avrebbe concesso.