Scheggino, musica jazz per le ‘terre del sisma’

Oltre 700 musicisti in 4 città colpite dal terremoto: il 31 agosto nel comune in provincia di Perugia, il primo settembre a Camerino, il 2 ad Amatrice e il 3 a L’Aquila

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Anche quest’anno, il jazz italiano torna a mobilitarsi per le terre colpite dal sisma. Saranno 4 le città coinvolte in 4 giornate consecutive di concerti: il 31 agosto a Scheggino (PG), il primo settembre a Camerino (MC), il 2 settembre ad Amatrice (RI) e per finire il 3 settembre a L’Aquila. Oltre 700 musicisti coinvolti, provenienti da tutta Italia, parteciperanno a questo grande evento, a significare la vicinanza di tutto il mondo del jazz ai territori e alle popolazioni colpiti dal terremoto.

Il Mibact La manifestazione, promossa da Mibact (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo) e dal Comune dell’Aquila-Comitato perdonanza, sostenuta da Siae (Società italiana degli autori ed editori), in qualità di main sponsor, e organizzata da Associazione ‘I-Jazz’, Midj (Musicisti italiani di jazz e casa del jazz), vede la straordinaria adesione anche dei Comuni di Scheggino, Camerino e Amatrice.

L’iniziativa Fortemente voluta dal ministro Dario Franceschini, dai sindaci dei quattro centri coinvolti, Pierluigi Biondi (L’Aquila), Sergio Pirozzi (Amatrice), Gianluca Pasqui (Camerino), Paola Agabiti Urbani (Scheggino) e dal musicista e direttore artistico Paolo Fresu, l’iniziativa sarà caratterizzata da una natura itinerante, con una quattro giorni di grande musica che traccerà un ponte ideale, un filo indissolubile di bellezza e arte nel cuore rosso dell’Italia. L’inizio è previsto il 31 agosto a Scheggino (PG) in piazza Carlo Urbani dalle 17:30; la manifestazione si sposterà poi a Camerino (MC) il primo settembre con concerti dalle 14.30 nella zona della Rocca Borgesca e ad Amatrice (RI) il 2 settembre nel piazzale dell’ex Istituto Alberghiero dalle 17, per concludersi il 3 settembre all’Aquila con 600 artisti previsti, 100 band in 18 luoghi della città che verranno animati dalle 11 fino a notte fonda.

TUTTO SUL TERREMOTO IN UMBRIA

Il ministro Franceschini «Per il terzo anno il jazz italiano si mobilita per i territori del centro Italia colpiti dal terremoto», ricorda il ministro Dario Franceschini. «Grazie al prezioso contributo di tutte le realtà che sostengono l’iniziativa, dal 31 agosto migliaia di musicisti si esibiranno nelle strade e sui palchi delle località colpite dal sisma, per concludere il 3 settembre con una maratona jazz all’Aquila. Un gesto di solidarietà da parte del mondo dello spettacolo che ha il merito di portare l’attenzione sulle comunità che con grande sacrificio e perseveranza stanno ricostruendo il proprio tessuto vitale».

‘Il jazz italiano per le terre del sisma’ sarà quindi un evento capillare, capace di esaltare e radicare una sensibilità diffusa al tema grazie al linguaggio universale della musica. «La nuova geografia del sisma ridisegna la mappa della solidarietà», commenta Paolo Fresu. «Anche il jazz italiano si muove, presenziando non solo a l’Aquila, ma anche ad Amatrice, Camerino e Scheggino. Le quattro regioni del centro Italia portano con se una forte tradizione jazzistica. Non solo per il numero di musicisti a cui hanno dato i natali, ma per la qualità storica e architettonica di città e borghi che si legano, da sempre, alla cultura e al turismo e che oggi sposano le ambizioni di un linguaggio contemporaneo e in divenire come il jazz. Per questo saremo presenti capillarmente nei luoghi feriti con oltre 700 musicisti e circa 140 concerti. Se i suoni divengono strumento di comunione e riflessione si rafforza così il messaggio universale della musica da intendersi come idioma capace di migliorare il mondo mostrando tutta la sua forza comunicativa e poetica».

Incontro e dialogo Importante anche il contributo organizzativo di Midj, l’associazione dei musicisti italiani di jazz. «Il jazz è l’arte dell’incontro e del dialogo tra culture e popoli diversi», afferma il presidente Ada Montellanico. «Una musica capace di costruire e attraversare ponti tesi a favorire il rapporto tra le persone, a creare unione, come è accaduto e come accadrà per la terza volta a settembre nella manifestazione considerata l’evento musicale più importante dell’anno. Centinaia di musicisti e di operatori, 50 direttori artistici e un folto pubblico si troveranno nuovamente insieme affinché la ricostruzione dei luoghi e delle vite delle persone sopravvissute al terremoto non sia solo una dichiarazione di intenti ma fatti reali e concreti. La musica si unirà coralmente all’urlo di protesta di chi aspetta ancora di tornare alla vita di sempre».

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