Ternana, Bandecchi ‘pressa’ ancora le Fere

C’è l’Albinoleffe martedì, Calori: «Non può cadere il mondo se non riesce una giocata, non è ammissibile». Il ‘patron’ bissa dopo la storia degli stipendi: «Siano all’altezza»

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Tutti a Bergamo dall’ultima della classe – non vincono dal 22 dicembre – senza Palumbo, Castiglia, Giraudo e Nicastro. Tre titolari e un rincalzo in crisi da tempo, coperta ristretta a centrocampo per la Ternana nella tana dell’Albinoleffe: martedì pomeriggio il confronto con la formazione di Michele Marcolini al termine di una due giorni che ha visto particolarmente scatenato Stefano Bandecchi. Lunedì l’imprenditore livornese è tornato a farsi sentire per, in sostanza, ribadire un concetto: i giocatori devono darsi una svegliata. Diretta testuale su umbriaOn dalle 18.

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Calori, avvio come non avveniva dal 2006 per lui. «Stop scoramento»

Alessandro Calori

Un vortice negativo che ha tirato dentro anche il neo tecnico rossoverde, senza vittorie dopo le prime cinque gare ufficiali – a livello personale gli era accaduto solo una volta, alla guida della Sambenedettese nel 2006 – tra campionato e coppa Italia. Un dato che mancava a Terni addirittura dal 1992 facendo riferimento a trainer debuttanti sulla panchina delle ‘Fere’, quando Franco Liguori riuscì a centrare il successo numero solo alla settima gara: non fa piacere a nessuno questa situazione, figurarsi a chi conduce il gruppo. «Cerco di capire – ha esordito in conferenza post ‘rifinitura’ – ogni gesto e movimento della partita e quindi lavorarci. Preoccupato? Sì, per le vittorie che non arrivano. I ragazzi devono ritrovare fiducia in sé stessi, è basilare, perché c’è scoramento quando non vengono bene le cose. Si può sbagliare nel calcio e nella vita, l’importante è saper recuperare. Tutto è fattibile, serve però la determinazione e la capacità di non arrendersi mai».

BANDECCHI IN PRESSING SUI CALCIATORI: «QUA TUTTI PULITI VEDO» – VIDEO

Il Pobega libero di mente e i tanti che deludono

Tommaso Pobega

Vantaggiato, Marilungo, Defendi, Diakité, Paghera. Solo alcuni dei giocatori della stagione in corso che, in passato, sono stati protagonisti in squadre vincenti. Nessuno di loro riesce a far svegliare i rossoverdi, d’altronde se a mancare è la coesione di gruppo c’è poco da fare. Chi spicca è invece Tommaso Pobega e non solo per la doppietta rifilata alla Virtus Verona: «Trascina lui e non i leader con esperienza? Il ragazzo ha la mente più libera, al di là del fatto che potenzialmente può fare una buona carriera. Lui gioca a calcio e non ha pensieri, senza turbe mentali. I ragazzi devono ritrovare questa voglia e non credo mai che lo fanno apposta, se mi accorgessi ci starebbero al massimo 2 minuti nello spogliatoio».

POBEGA TRASCINA, I LEADER NO

La scintilla e la confusione: «Ritrovare squadra»

Giraudo out a Bergamo

Calori martedì si attende un cambio passo mentale: «Ci manca la vittoria per far scattare la scintilla. Ciò che sto cercando di trasmettere è che necessitiamo di ritrovare la squadra, come uomini. Seppur qualcosa si intraveda. Ci vuole più intensità e a quel punto non vedo il problema di guardarsi dietro, poi Bandecchi giustamente dice quello che pensa. La sta vivendo emotivamente. Al primo errore ognuno inizia a non rispettare ciò che deve fare e andiamo in difficoltà. Si rischia di andare in confusione, l’ho notato. La vittoria si può ritrovare anche in maniera ‘sporca’: non può cadere il mondo se non riesce una giocata, non è ammissibile». Cenno sugli avversari di turno: «A livello individuale hanno buoni calciatori come Romizi e Genevier».

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L’accenno agli arbitraggi e la storia degli stipendi

La voce stipendi sul bilancio 2017-2018

Il trainer aretino in alcuni frangenti si espone anche sul trattamento dei ‘fischietti’ mantenendo comunque un profilo basso: «Mi piacerebbe giocare in undici, ecco, finora abbiamo dimostrato di sapercela cavare anche in 9 e 10. Ma ora basta. Sirignano sabato ha abbassato la testa e l’arbitro forse si è impaurito vedendo il sangue, così si condizionano le partite. Però non voglio dare giustificazioni o colpe agli altri, siamo noi che dobbiamo migliorare». Inevitabile chiedergli infine un commento sulla storia degli 800 mila euro al mese di stipendi per i rossoverdi e la decisione di ‘ritardare’ il pagamento: «Se può destabilizzare? In dieci giorni capire non è facile. Se lo ha detto è per dare un segnale forse, per far capire. Nessuna minaccia. Il messaggio è ‘ragazzi, si può fare meglio e mi comporto così, voglio una risposta’. Potrebbe essere una strategia. Bandecchi è kolto diretto e ci crede: sostiene, supporta ed incentiva, non se ne sbatte. Chiaro che ha investito e vuole risultati». A dirigere l’incontro sarà Cristian Cudini della sezione di Fermo.

La Virtus Verona, Sirignano ed i ringraziamenti

Oreste Sirignano a terra dopo il colpo di Castiglia

Intanto dal Veneto arriva una nota d’applauso per via della Bardesca: «Iniziamo la settimana con alcuni doverosi ringraziamenti. Il primo alla società Ternana Calcio per l’ospitalità che ci ha riservato sabato: il presidente Luigi Fresco intende ringraziare personalmente ed a nome di tutta la Virtus i presidenti del sodalizio rossoverde Bandecchi e Ranucci per l’attenzione posta nei nostri confronti. Un altro doveroso lo porgiamo al dottor Edoardo Mariano Crapa, medico sociale della Ternana Calcio, che si è preso cura del nostro Ciro Sirignano, protagonista suo malgrado di un infortunio di gioco. La Virtus Verona augura alla società le migliori fortune per il prosieguo della stagione».

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Il ‘suggerimento’ per Bandecchi sullo stadio

Triplo confronto con i tifosi per Bandecchi

Il ‘patron’ rossoverde sabato, nel marasma generale, ha parlato anche della volontà di acquisire il ‘Libero Liberati’. A lanciargli il suggerimento per sbloccare la questione è il Centro coordinamento Ternana clubs: «Nessuna amministrazione pubblica può alienare alcun bene in sua disponibilità a cifre che non siano di mercato, pena l’automatica sanzione da parte della Corte dei Conti; se ne evince che a tal fine il Liberati vada attentamente periziato; se, come probabile, il volatore stimato superasse i 2 milioni di € si imporrebbe una gara di tipo europeo; queste ineludibili condizioni si devono poi incrociare con la volontà e disponibilità ad una operazione complessivamente onerosa da parte dell’acquirente, in questo caso la Ternana Calcio; una ipotesi alternativa potrebbe essere quella dell’affitto a lungo termine (in teoria anche 99 anni) regolato da apposita convenzione che, in un lasso di tempo lungo, darebbe al concessionario  la possibilità di rientrare degli investimenti fatti. La Ternana investirebbe su un bene di proprietà che, oltre a tutelare da un punto di vista patrimoniale a fronte di qualsivoglia difficoltà economica, diventerebbe finalmente efficiente, confortevole e bello per i tifosi e condizione importante per programmazioni a lungo termine».

Bandecchi senza freni, altro input ai giocatori

Stefano Bandecchi

Massima pressione su chi scende il campo. Proprio mentre Calori sta per avviare la conferenza stampa, arriva l’annuncio di imminente nota dell’imprenditore livornese: i temi sono gli stessi di sabato e a livello di contenuto poco cambia. Fa sapere che martedì sarà a Bergamo: «Vuole così passare – si legge – dalle parole ai fatti ma vuole che la squadra faccia lo stesso. La Ternana ed i suoi giocatori debbono essere all’altezza della piazza e della maglia che rappresentano. Il patron si aspetta una reazione convinta che, come ha detto anche mister Calori, si è vista soltanto a tratti anche nell’ultima partita; è convinto del valore e della forza di questa squadra che deve cominciare però ad accompagnare alle capacità tecniche anche una certa dose di energia mentale e caratteriale. Come promesso, quindi, sarò più vicino a questa squadra, anche se ci tengo a precisare che anche prima, non ho mai lesinato le mie energie per cercare di ottenere i migliori risultati. Adesso lo farò in prima linea. Per questo voglio anche cominciare un dialogo, con l’augurio che sia propositivo e non impostato in maniera solo conflittuale, con i tifosi. Ho dato disposizione alla società di calendarizzare, su richiesta, una serie di appuntamenti con i gruppi organizzati per ascoltarli, ma anche per poter spiegare quello che sto cercando di realizzare. Il tutto verrà fatto nel rispetto delle regole e mi auguro con la serenità possibile per un colloquio che possa guardare al futuro, senza ripeterci sempre le stesse cose. Chiudo ringraziando i tifosi, la città e la stampa che, ci tengo a precisare, non intendevo colpevolizzare con le mie recenti dichiarazioni. Quello che chiedevo era semplicemente di guardare al mio lavoro nel giusto modo perché, come sapete, quando mi sono dovuto assumere le mie responsabilità ci ho sempre messo la faccia, come del resto sto facendo anche in questo momento, proprio perché mi sento di far parte di coloro che tifano Ternana». Vedremo se almeno – massimo rispetto per i padroni di casa – con l’ultima della classe la squadra saprà farsi valere.

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