Polveriera Ternana, ambiente spaccato

Lunedì i tifosi – un centinaio – hanno preso di mira pesantemente mister De Canio. Diakité di nuovo fuori dal gruppo, out anche Brevi e Fabris. Clima pesante e giovedì c’è il Teramo

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Il confronto tra Fabris, Brevi e De Canio alle 9.45, prima della seduta

Dopo una domenica di ‘passione’, anche lunedì – la vigilia di Natale – la tensione resta alta in casa rossoverde, come non accadeva da anni. Bandecchi ha confermato mister De Canio e ha spostato il focus sulla mancanza di un direttore sportivo: la risposta della tifoseria – poco meno di un centinaio i supporter presenti lunedì mattina al comunale di Campitello – è arrivata chiara, talvolta anche in maniera triviale. Polveriera totale con altro allontanamento di Modibo Diakité e, di fatto, divisione con Ezio Brevi e Fabrizio Fabris per questioni di non compatibilità: entrambi non hanno preso parte alla seduta. Rientrati invece i collaboratori del trainer lucano. E pensare che in tutto ciò giovedì c’è la sfida casalinga – diretta in chiaro su Sportitalia alle 14.30 – con il Teramo. Bersagliato in particolar modo anche Giuseppe Vives.

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Ma i tifosi non ci stanno e si sono presentati all’impianto di Campitello con intenzioni decise: contestare in primis l’allenatore – preso di mira con parole non proprio ‘dolci’ per quasi l’intera durata dell’allenamento con tanto di insulti e offese anche sul personale, non certo un bello spettacolo – e quindi la squadra. In tutto un centinaio di supporters rossoverdi hanno assistito ‘criticamente’ alla seduta, sotto l’occhio vigile della Digos: parole di appoggio per il centrale francese che, alle 10.38, è uscito dal campo interrompendo il lavoro (lo stava facendo a parte comunque, d’altronde è ‘tagliato’ da De Canio). Di fatto i rossoverdi hanno ‘sprecato’ l’allenamento e poco dopo le 11 erano già tutti sotto la doccia fatta eccezione per il mister, il club manager Tagliavento e i membri dello staff: a questo punto è iniziata la ‘trattativa’ per far venire il tecnico di Matera di fronte ai tifosi e non solo con il gruppetto di sei tifosi scelti per un colloquio privato. Ci si proverà senza esiti particolarmente positivi. La rottura con l’ambiente appare insanabile e c’è chi ha invitato con toni duri «a perdere con il Teramo per farlo andare via». Siamo arrivati a tanto.

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Il colloquio fuori dall’impianto tra i tifosi e López

Assente il presidente romano (a parlare con i tifosi imbufaliti c’è andato il club manager Paolo Tagliavento, in evidente difficoltà nel controllare la situazione e anche lui attaccato da diversi supporter). Gestione complessiva degli ultimi due giorni ampiamente rivedibile. Capitolo Fabris e Brevi: c’è stato un colloquio con De Canio pre allenamento e i due membri dello staff tecnico non sono scesi sul terreno di gioco in compagnia di Orlando e Petralia. Rottura anche con loro e sarà la società a doversi muovere su questo fronte. Da segnalare anche parole non proprio tenere per l’imprenditore livornese, colui che – nonostante tutto – ha deciso di proseguire con De Canio. In sostanza il tecnico rossoverde – confronto con i tifosi caduto dopo trenta secondi mentre parlava dell’ex ds Danilo Pagni – ha chiarito che da via della Bardesca hanno voluto la sua permanenza, con possibile spaccatura interna. Da Roma è tempo di ulteriori riflessioni in attesa del ds Luca Leone. Una serie di errori che hanno reso il clima più che pesante.

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