Ternana: «Sequestro giudiziario è caduto»

Cessione Ternana e transizione a Unicusano, l’avvocato Iannotta e la contesa sulla Edizioni Locali: «Longarini è rientrato nella disponibilità dei suoi beni»

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di S.F.

«Sì, il sequestro giudiziario è caduto. Ed Edoardo Longarini è entrato, anzi, è rientrato nella disponibilità dei suoi beni». Nei documenti ufficiali ancora nulla – ci sono le varie tempistiche burocratiche da attendere – ma, a poco più di tre mesi dal ‘patto’ per la cessione della Ternana al gruppo Unicusano, ci pensa l’avvocato Gregorio Iannotta a confermare l’effettivo via libera per quel 51% della Sviluppo Editoriale s.r.l. che era ‘bloccato’ dall’aprile 2010. Perché mentre Sandro Pochesci e il suo staff continuano a lavorare sul campo per rimediare a qualche squilibrio di troppo, fuori dal rettangolo verde il lavoro tra studi notarili, tribunali e uffici vari per concretizzare la vendita prosegue.

La situazione attuale, dal 14 settembre cambio nome d’impresa

IL 14 SETTEMBRE ‘NASCE’ LA TERNANA UNICUSANO CALCIO S.P.A., ADDIO VECCHIA DENOMINAZIONE. IN ATTESA DI AZIONI E QUOTE

La sentenza La questione – dissequestro del 51% della Sviluppo Editoriale s.r.l., tutto liscio per il 42.74% delle azioni libere della ex Ternana Calcio S.p.A. –  era già nota dal mese di agosto ma ora, grazie alla pubblicazione della sentenza della I° sezione civile (Corte di Cassazione) in merito alla contesa tra l’imprenditore marchigiano e il curatore fallimentare della Edizioni Locali s.r.l., l’avvocato Iannotta, il quadro è più chiaro. Visto e considerato che le questioni sono legate e proprio da questo atto è nato l’impulso definitivo per chiudere il cerchio sulla questione. D’altronde la Ternana deve passare a Unicusano e troppo tempo non si può perdere.

LONGARINI, LA EDIZIONI LOCALI, IL FALLIMENTO: «PAGHI 5 MILIONI E 970 MILA EURO», LA SENTENZA COMPLETA

Il preambolo La sentenza è datata 17 maggio, tuttavia l’atto è pubblico solo dalla scorsa settimana. «Il curatore del fallimento della Edizioni Locali S.r.l. in liquidazione convenne in giudizio Edoardo Longarini, per sentirlo condannare, in qualità di amministratore di fatto della società fallita, al pagamento di una somma pari alla differenza tra il passivo accertato e l’attivo realizzato, o di quella necessaria all’integrale soddisfacimento dei creditori. Perché il Longarini aveva attivamente partecipato alla gestione ed all’attività della società fallita, condizionandone le scelte strategiche ed operative per volgerle al conseguimento di propri fini personali, in modo tale da determinare il dissesto della società». Questa la premessa, quindi varie spiegazioni dettagliate e la decisione. Il fallimento della Edizioni Locali s.r.l. fu dichiarato il 10 novembre 1993.

Stefano Ranucci

EDIZIONI LOCALI, RICORSI E CONTRORICORSI PER IL RISARCIMENTO

Somme Nel 2011 il tribunale di Roma accolse la richiesta di Iannotta, condannando Longarini a pagare 19 milioni, 53 mila, 657,88 euro più interessi. Poi, tre anni dopo, l’impugnazione fu parzialmente accolta (19 dicembre 2014) «rideterminando in 5 miloni, 970 mila, 758,21 euro oltre interessi legali la somma dovuta dall’appellante». Tutto finito? Negativo, perché successivamente «il Longarini ha proposto ricorso per cassazione, articolato in cinque motivi. Il curatore del fallimento ha resistito con controricorso, proponendo a sua volta ricorso incidentale, articolato in tre motivi, al quale il Longarini ha replicato con controricorso». E si arriva al 2017: «Spero che la questione – aveva spietato il legale di Civita Castellana proprio a maggio – si chiuda in tempi brevi, occorre che le cause da me promosse e ora in Cassazione vadano in porto». E così è andata.

Il rigetto e il sequestro giudiziario Il 17 maggio la sezione civile del presidente Aniello Nappi ha rigettato il ricorso principale accogliendo il primo ed il secondo motivo del ricorso incidentale, cassando la sentenza impugnata in relazione ai motivi accolti. Questione tecnica che, in sintesi, l’avvocato Iannotta sintetizza così: «Il ricorso è stato respinto sotto tutti i profili e le motivazioni rigettate. Per quel che concerne la Ternana il sequestro giudiziario è caduto, c’è stata l’autorizzazione del tribunale per chiudere la partita: dovevano aspettare le varie sentenze e quindi i creditori saranno pagati tutti integralmente. Avevo chiesto di attendere l’esito dei vari ricorsi in cassazione – aggiunge – e una volta che gli è andata male hanno deciso di agire per sbloccare la situazione. C’era il custode giudiziario per quella parte di quote ed Edoardo Longarini è rientrato nella disponibilità di tutti i suoi beni. Questo fallimento non aveva niente e sottolineo che pagherò tutti i creditori». Insomma, in un modo o nell’altro la famiglia romana è riuscita a uscire da una situazione alquanto problematica. «Confermo – precisa l’avvocato Massimo Proietti, il legale che sta seguendo i vari step – la definizione della questione legata al dissequestro delle quote. Ci sono delle piccole cose formali che devono essere definite con il tribunale, entro ottobre saremo in grado di fare il ‘closing’ finale e trasferire le quote integralmente all’Unicusano».

Pochesci durante la seduta di mercoledì pomeriggio

LA TERNANA IN PIAZZA DELLA REPUBBLICA PER ‘UN CALCIO AL FUMO’

L’attesa La pratica è dunque chiusa. Ma non su ‘carta’: per vedere le quote libere ci sarà da attendere – l’ipotesi più ottimistica è fine ottobre, in ogni caso entro la fine del 2017 la storia dovrebbe concludersi – ancora a causa del percorso burocratico formale da completare. Intanto lo scenario – al di là del cambio denominazione, sia a livello sportivo che amministrativo – è ancora immutato: 42.74% di Edoardo Longarini e il restante a Sviluppo Editoriale s.r.l..

Sul campo la Ternana ha svolto un test amichevole contro la squadra ‘B’ nel primo tempo e i ragazzi dell’Under’ 17 successivamente. Lavoro a parte per Angiulli, out Bordin e Favalli, bloccato da un affaticamento muscolare: prove di 4-3-1-2 (Ferretti ha sostituito l’ex Padova, per il resto confermato lo schieramento dei giorni scorsi con Tiscione alle spalle del duo Finotto-Carretta) e 3-3-4 per Pochesci, di rientro da Coverciano dopo aver partecipato all’incontro con i vertici Figc, Aia, Aic e Lnpb (commissario Balata).

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