Terni al ballottaggio, il centrodestra fa gruppo

Amministrative, poco più di ventiquattro ore al voto di domenica: in città diversi sindaci umbri del centrodestra in supporto di Latini

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Leonardo Latini, Laura Pernazza e Andrea Romizi

«Non lo conoscevo ‘Lallo’. Ho acquisito informazioni su di lui e tutti mi hanno detto la stessa risposta, anche chi ha un diverso orientamento politico: è una brava persona. E lo apprezzo perché ci mette cuore e ha voglia di lavorare». L’endorsement è del primo cittadino di Perugia Andrea Romizi e arriva a poco più di ventiquattro ore dal ballottaggio di domenica: per il centrodestra, dopo il passaggio di Matteo Salvini in piazza della Repubblica, ultimo atto pre silenzio elettorale in centro a Terni a mo’ di ‘riunione in famiglia’.

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Raffaele Nevi e Stefano Fatale (ai lati)

I sindaci Aperitivo, cibo, prosecco e appuntamento conclusivo della campagna elettorale con tutti gli esponenti di maggior spicco a livello regionale di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Sindaci compresi: a Terni per l’occasioni sono giunti – oltre a Romizi – anche Laura Pernazza, Antonino Ruggiano, Antonio Liberati, Andrea Garbini e Angelo Larocca, rispettivamente sindaci di Amelia, Todi, Otricoli, Castel Giorgio e Monteleone d’Orvieto.

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Il centrodestra fa gruppo

Cuore e tigna Ampio spazio è stato dato ai sindaci che, uno ad uno, hanno preso la parola per dare slancio a Latini. A partire da Romizi: «L’unica ricetta salvifica è che tutti ricomincino a lavorare e stare più zitti, specie tra la nostra generazione. Di ‘Lallo’ apprezzo questo in particolar modo: vuole lavorare e ci mette cuore. Questa è una grande chance per l’Umbria. Ci avete messo cuore e tigna, sono certo che ci metterete anche la visione. E noi la condivideremo».

Romizi e Ferranti

La «faccia pulita» Tutti – ovviamente – più o meno sulla stessa linea. Ad aprire gli interventi era stato Ruggiano, con tanto di passaggio che ha spiazzato Romizi e fatto scattare le risate in piazza: «Conosco la storia di una Terni, quella degli anni ’60, in cui ci si poteva confrontare con il vicino e la città cresceva. Oggi c’è la possibilità di credere in un sogno, già sfiorato qualche anno fa: Latini guiderà la città andando in giro con la faccia pulita, di chi non promette posti di lavori e intrugli. Ma solo di dare un futuro ai nostri figli e alle nostre famiglie». In precedenza un breve accenno ai piani alti della Regione con misunderstanding chiarito successivamente: «La colpa è di Perugia», il pensiero espresso nel bel mezzo del discorso. Sorriso di Romizi e ‘ripresa’ di Ruggiano: «Intendevo la Regione». Bene. Invito generale ad andare a votare e fine dei giochi.

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