È stato fissato per il prossimo 26 aprile alle ore 9, di fronte alla Corte d’assise d’appello di Perugia, il processo d’appello per l’omicidio del 91enne Giulio Moracci, relativo alle condanne inflitte in primo grado – lo scorso giugno – dalla corte d’assise di Terni: 26 e 24 anni di reclusione ai basisti Claudio Lupi e Gianfranco Strippoli, 20 anni al ‘palo’ Daniel Buzdugan e alla colf Angela Cioce. Mercoledì la stessa corte aveva ridotto – dall’ergastolo a 18 anni di reclusione – le pene nei confronti dei due autori materiali della rapina del 28 aprile 2015, sfociata nel delitto avvenuto all’interno dell’abitazione di via Andromeda dove l’anziano viveva con la moglie Fioranna.
Giulio Moracci, la vittima
Battaglia legale Nei confronti delle parti civili – la vedova di Giulio Moracci e il figlio Filippo – la corte presieduta dal giudice Massimo Zanetti aveva riconosciuto un risarcimento di 150 mila euro ciascuno. I familiari della vittima, assistiti dall’avvocato Andrea Colacci hanno sempre sostenuto la penale responsabilità di tutte e sei le persone arrestate in seguito alle indagini dei carabinieri del Reparto operativo e del Nucleo investigativo di Terni. Dopo lo ‘sconto’ di pena per i due rapinatori – i rumeni Gheorghe Buzdugan (21 anni) ed Elvis Epure (22) – l’auspicio delle parti civili e che non ci siano ulteriori ‘concessioni’ da parte dei giudici dell’appello nei confronti di chi si è reso di protagonista di un fatto così grave e doloroso. Di contro le difese dei condannati – rappresentate dagli avvocati Massimo Oreste Finotto, Luca Maori, Giuseppe Squitieri, Francesco Mattiangeli e Donatella Panzarola – auspicano una ‘revisione’ sostanziale, in senso meno afflittivo, rispetto a quanto deciso nel processo di primo grado a Terni.
