Terni, i Nas chiudono una casa di riposo

La struttura, per persone autonome, ospitava anziani non autosufficienti. Somministrati farmaci e terapie senza autorizzazione

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I carabinieri del Nas di Perugia hanno denuciato alla Procura della Repubblica i titolari e la coordinatrice di una struttura servita per anziani autosufficienti di Terni. In seguito all’attività ispettiva condotta dai militari, la struttura – il cui valore ammonta a circa 500 mila euro – è stata chiusa.

Stop alle attvità Durante gli accertamenti nella casa di riposo, gli uomini del Nas hanno riscontrato la presenza di anziani non autosufficienti e quindi bisognosi di specifica assistenza. La residenza inoltre, pur non avendo la necessaria autorizzazione regionale, svolgeva attività tipicamente sanitarie quali la somministrazione di farmaci e l’assistenza medica e infermieristica continuativa. A seguito degli accertamenti, la struttura è stata chiusa dal Comune di Terni attraverso gli uffici competenti.

Lo Spi Cgil di Terni plaude all’azione coordinata da Nas e procura della Repubblica: «Purtroppo – afferma Luigino Mengaroni, segretario generale dei pensionati Cgil – non è la prima volta che succedono cose del genere nel nostro territorio e sempre a scapito di anziani. Quest’ultimo fatto è l’ennesima dimostrazione di quanto abbiamo più volte denunciato, vale a dire la preoccupante diffusione di comportamenti volti ad aggirare le norme e alla malversazione dei cittadini, in particolare quelli più deboli, come gli anziani e le loro famiglie. Quando si coordinano gli sforzi dei vari enti preposti, i risultati arrivano. Purtroppo – prosegue Mengaroni – il lavoro delle case di cura serie è spesso oscurato da strutture che operano nell’illegalità. Anche per tali ragioni chiediamo ancora una volta, a tutti, di aiutarci nel nostro lavoro di vigilanza, segnalandoci eventuali situazioni a rischio, permettendo a chi di dovere di intervenire tempestivamente in tutte le situazioni laddove le persone vengono scambiate per oggetti».

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