Terni, librai tornano sul piede di guerra

Cedole non pagate, il Comune nel mirino per il mancato pagamento dei testi delle elementari. Replica dell’Alessandrini: «Promesse mantenute»

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«A poco più di cinque mesi dal prossimo impegno di spesa è bene che i genitori degli alunni di Terni si organizzino autonomamente poiché il Comune non potrà pretendere che aziende private adempiano ai propri impegni istituzionali»: a lanciare il monito è l’avvocato Massimo Longarini, legale dei librai ternani, che tornano sugli scudi in merito alla questione delle cedole librarie per la fornitura dei libri delle scuole elementari. Nel pomeriggio arriva la replica dell’assessore alla scuola Valeria Alessandrini.

Il precedente

La situazione sembrava, almeno apparentemente, risolta lo scorso agosto, quando al termine di un incontro con il sindaco Latini i commercianti si erano impegnati a procedere, nonostante la mancata corresponsione delle cedole del 2017, all’approvvigionamento dei libri, sulla base delle dichiarazioni – non scritte – dell’ammistrazione. La quale, inoltre, aveva assicurato l’avvio di un percorso finalizzato alla individuazione e predisposizione di uno strumento per una più celere e certa liquidazione delle spese anticipate dai librai per l’acquisto dei libri di testo.

Realtà diversa

Peccato che – stando all’avvocato Longarini – «a fine marzo 2019, tutte le librerie di Terni, devono lamentare oltre al mancato pagamento degli importi di cui alle cedole del 2017 la morosità del Comune per gran parte dell’anno 2018». «Tale situazione – continua il legale – non solo è insostenibile a livello finanziario per i miei clienti, ma induce un giudizio necessariamente negativo sull’impegno morale assunto dal sindaco e dall’assessore Alessandrini. In questi mesi, peraltro, l’assessore si è reso latitante circa la promessa di costruire un percorso (per il tramite del sottoscritto, unico rappresentante delle librerie) finalizzato a risolvere il problema per il prossimo anno scolastico con la realizzazione di un’ ‘app’ telefonica». Da qui l’avvertimento: la fornitura dei libri di testo per l’anno scolastico 2019/2020 potrebbe essere a rischio.

L’assessore Alessandrini: «Mantenute le promesse»

A stretto giro arriva la replica dell’assessore alla scuola: «Il Comune di Terni ha mantenuto le promesse fatte, sbaglia chi pensa il contrario. Il Comune di Terni, tramite gli uffici competenti, ha liquidato l’intera somma di circa 149 mila euro prevista per il pagamento delle cedole librarie relative all’anno 2018. Di questa somma, gli uffici finanziari mi informano che c’è stato l’effettivo pagamento alle librerie per 133.213,67 euro, quindi quasi il 90% di quanto dovuto. Il restante importo di 16.055,24 euro, sarà pagato non appena il nostro Ente riceverà la comunicazione dalla Cassa Depositi e Prestiti relativa alla concessione di un’anticipazione di liquidità da utilizzare, appunto, per il pagamento dei debiti scaduti al 31 dicembre 2018. Il pagamento avverrà dunque entro 15 giorni dalla concessione dell’anticipo. Dire quindi che il Comune di Terni è moroso per gran parte del 2018, senza avere dati alla mano significa affermare cose non vere. Inoltre, per quanto attiene le cedole non liquidate del 2017, l’avvocato Longarini sa bene che la questione compete per legge all’Osl, ovvero l’organo straordinario di liquidazione chiamato a gestire la massa passiva in situazione di dissesto economico. Per questo, prima di diffondere comunicati stampa che denigrano il lavoro degli uffici comunali e del mio assessorato, occorrerebbe informarsi meglio, visto che, dati alla mano, il Comune di Terni ha mantenuto le promesse fatte a fine agosto 2018. Dunque è del tutto fuori luogo invitare i genitori degli alunni ad organizzarsi autonomamente per il prossimo anno: si tratta di disinformazione che concerne più le strategie politiche piuttosto che la tutela dei commercianti, dei consumatori o delle famiglie».

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