Sandro Piccinini
«Sono stato eletto presidente dell’assemblea comunale del PD di Terni. Voglio innanzitutto ringraziare Sara Giovanelli, la nuova segretaria, per aver proposto il sottoscritto all’assemblea con sentimenti e parole vere che sono la base essenziale di un cammino insieme per rilanciare il nostro partito nella nostra città, nei nostri quartieri, nelle nostre periferie». Così Sandro Piccini ha annunciato, via social network, la sua nuova nomina, spiegando poi: «Non so se sarò all’altezza di questo compito, ma una cosa è certa: metterò oltre all’impegno un pezzetto di cuore in questa nuova esperienza, perché le sfide che ci attendono sono difficilissime e molto complicate. Sarò il presidente di tutta l’assemblea ribadendo una cosa io: sono del PD, ma anche di parte, lo sono sempre stato, riconosco però sempre il segretario che viene eletto, perché quando ci si confronta anche su idee diverse, in modo democratico, chi vince deve governare e gli altri devono contribuire in modo propositivo. Sono consapevole che il partito non solo a Terni vive una stagione difficilissima, per questo dobbiamo lavorare con grande umiltà e onestà affinche il PD rimanga ad essere il principale punto di rifrimento di tanti cittadini e cittadine».
Sara Giovannelli
Tutti chi? Il problema è che Piccinini dice di voler essere «il presidente di tutta l’assemblea», come pure Sara Giovannelli aveva detto di voler essere la segretaria di tutto il PD ternano, ma quell’assemblea (e pure il partito, pare di capire) non ha superato – e non sarà facile farlo – le divisioni che lo avevano portato ad un congresso con ben tre candidati alla segreteria. E adesso ci sarebbero pure le novità rappresentate dal fatto che i rappresentanti della componente che faceva riferimento al professor Alessandro Pardini (che si era iscritto al PD proprio per dare la scalata alla segreteria) hanno smentito chi ipotizzava un loro non ingresso nella nuova direzione – che dovrebbe essere composta da 40 iscritti – ed hanno invece deciso di farne parte. Loro, ma non il professore, che starebbe addirittura meditando di restituire quella tessera appena presa.
Antonello Fiorucci
‘Nativi democratici’ resta fuori Chi non ha fatto passi in direzione di un riavvicinamento, peraltro, è anche l’altro candidato sconfitto: «I ‘Nativi Democratici – fa sapere Antonello Fiorucci – unica area politica interna al partito a farlo, hanno votato contro la costituzione di questo organismo (la direzione; ndr) e non ne faranno parte. La costituzione di questo organismo ristretto a 40 persone (i membri non sono ancora stati individuati, ma si è operata solo una mera spartizione tra le mozioni dei posti disponibili) che non ha nessuna funzione aggiuntiva, né in termini di rappresentanza né di esecutività, dimostra che ancora una volta, nella fase che attraversa la città, la maggioranza non comprende la necessità di ampliare la discussione, di aprirsi, di coinvolgere il maggior numero di persone per riuscire a definire un indirizzo politico che si componga di più punti di vista e che non si limiti all’accordicchio tra i soliti pochi. La maggioranza non ha intenzione di scardinare il conservatorismo che attanaglia il PD di Terni, dimostrato dalle infinite ricomposizioni del medesimo, compatto, gruppo dirigente che, da anni, si riposiziona come un cubo di rubik, indipendentemente dalle posizioni congressuali. Il congresso non ha risolto i nodi di guida e di linea politica che strozzano il PD di Terni, rendendo evidente la necessità di una terza mozione congressuale come elemento necessario per una alternativa politica, la sola in campo attualmente, nel PD di Terni».
La segreteria Prende forma, intanto, la nuova segreteria comunale: in attesa dei nomi della ‘componente’ che faceva (ormai) riferimento a Pardini ci saranno Riccardo Vantaggi, Francesco Cimmino, Eleonora Santi e Andrea Agnetti. L’ufficio di presidenza è composto da Stefano Bufi, Marcello Bizzarri e Simona Berretta. L’ex segretario comunale Jonathan Monti sarà il tesoriere.
La nota ufficiale Il PD ha anche diramato una nota ufficiale. Questa: «Ieri sera giovedì 16 novembre 2017 presso la sede di via Mazzini, Sandro Piccinini è stato eletto all’unanimità Presidente del PD di Terni, persona riconoscibile da tutti come figura di serietà e disinteressato impegno politico-civile che potrà svolgere al meglio il suo ruolo di garante e guida dei lavori della nuova assemblea comunale. Eletto all’unanimità Jonathan Monti nuovo tesoriere, già artefice del risanamento dei conti del partito come ex segretario comunale. Nominata anche la nuova segreteria comunale che vede la presenza di Riccardo Vantaggi come vice-segretario, Francesco Cimmino responsabile organizzazione, Eleonora Santi si occuperà del tesseramento e del coordinamento dei circoli, Andrea Agnetti avrà l’incarico di curare la comunicazione politica. Sara Giovannelli ha impresso subito un segno di discontinuità con il passato riuscendo a comporre gli organismi operativi del partito in poco più di dieci giorni dalla sua elezione. “Dinamicità, rinnovamento, competenze e sobrietà sono le linee che porteremo avanti nel nostro nuovo percorso politico” queste le parole della nuova segretaria Giovannelli che ha ascoltato tutte le forze in campo dimostrando responsabilità e sensibilità verso tutti. Dalla relazione della neo segretaria “siamo convinti che sarà proprio una grande e rinnovata capacità di ascolto verso la città e i suoi corpi sociali a fare la differenza della nuova segreteria, assemblea e direzione”. Nell’assemblea di ieri sera votati anche il numero dei componenti e i criteri della direzione comunale proporzionali agli esisti congressuali. Stabiliti anche i principi dei dipartimenti tematici che seguiranno uno schema di unità e inclusione all’interno del gruppo dirigente e verso la città».
