Terni, sulla sicurezza «Ast è irresponsabile»

Duro il giudizio delle Rsu dopo le assemblee convocate in seguito agli ultimi incidenti: «Serve un cambio di rotta chiaro»

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Venerdì si è concluso il ciclo di assemblee che le Rsu di Ast avevano indetto in tutti i reparti dell’azienda, con scioperi di un’ora, in seguito al grave infortunio accaduto lo scorso 10 luglio a Gianluca Menichino, l’operaio 35enne ricoverato in prognosi riservata dopo essere rimasto schiacciato fra un coil di oltre 20 tonnellate ed una scala nel reparto PIX1 dell’acciaieria. E il bilancio dei confronti fra i lavoratori – che fa seguito anche alla presa di posizione delle istituzioni – è tutt’altro che roseo per l’azienda di viale Brin. Tanto che le stesse Rsu, unitariamente, parlano di «atteggiamento irresponsabile» sul fronte della sicurezza sul lavoro.

«Solo parole e slide» «Pur riconoscendo che la direzione aziendale, in termini pratici, alcune questioni le ha affrontate – scrivono le rappresentanze sindacali unitarie -, evidenziamo comunque insufficienze di interventi su molte altre, tra l’altro in tante circostanze da tempo segnalate e denunciate dai lavoratori. La distanza tra quanto l’azienda sostiene a parole e slide e quanto in realtà si dimostra e si riscontra quotidianamente nella sostanza, è significativa e pericolosa».

Le ‘bordate’ Anche per questo le Rsu affermano in maniera netta che «esistono differenze sostanziali tra quanto l’azienda ha sbandierato pubblicamente rispetto al questionario fatto compilare ai lavoratori e quanto, con determinazione, è emerso dal confronto assembleare. Per questo non possiamo che condannare l’atteggiamento irresponsabile di Ast verso i lavoratori, determinato essenzialmente da continui richiami disciplinari su aspetti fortemente discutibili, carenza di volontà e disponibilità nel garantire l’esigibilità di istituti contrattuali quali ad esempio riposi e ferie, costante e voluta confusione nel garantire, principalmente nelle aree produttive, i corretti assetti di personale e di organizzazione del lavoro».

Nubi scure all’orizzonte Da qui l’auspicio, espresso dai rappresentanti dei lavoratori, «di un cambio di rotta immediato da parte della direzione aziendale. Se questo non ci sarà e non sarà evidente, metteremo in atto ulteriori iniziative di contrasto e di lotta». All’infortunio di Gianluca Menichino aveva fatto seguito, una settimana dopo, quello di un altro operaio, sbalzato dal vagone di un treno della movimentazione interna di Ast. In quest’ultimo caso le conseguenze erano state decisamente meno gravi ma l’episodio aveva contributo ad alimentare preoccupazione e allarme attorno alla questione-sicurezza.

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