Terni, truffa sul dolore: 72 persone offese

Chiesto il rinvio a giudizio per i sei accusati di aver truffato decine di pazienti con gravi patologie attraverso il metodo ‘7toStand’

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Settantadue persone, per la maggior parte affette da sclerosi multipla: tante sono le parti offese individuate dalla procura di Terni – in particolare dal pm Marco Stramaglia – nel contesto dell’indagine sul ‘metodo di cura’ denominato Seven to Stand. Secondo l’accusa sono state tutte raggirate dal gruppo ‘capeggiato’ dall’avvocato piemontese, residente a Rieti, Fabrizio De Silvestri, arrestato insieme ad altre cinque persone nel settembre del 2016 dagli agenti della squadra Mobile di Terni.

IL PROCURATORE: «FARMACI DANNOSI»

Le richieste di rinvio a giudizio Dopo la conclusione delle indagini preliminari avvenuta lo scorso luglio, l’autorità giudiziaria ha chiesto formalmente il rinvio a giudizio di sei indagati con udienza preliminare fissata per il prossimo 19 febbraio di fronte al gip Federico Bona Galvagno. Le settantadue persone citate – e non solo loro – è presumibile che possano costituirsi parte civile nel contesto del procedimento penale collegato. Fra queste figura anche l’Associazione italiana sclerosi multipla, rappresentata dall’avvocato Paolo Bandiera di Genova.

«Associazione a delinquere per truffa» A tutti – lo stesso De Silvestri, la fisioterapista Annalisa Grasso, l’ingegnere biomedico Edoardo Romani, il medico Pierluigi Proietti, il farmacista Giovanni Domenico Petrini e il ‘factotum’ Simone De Marco – il pm Stramaglia contesta l’associazione per delinquere «finalizzata a commettere una serie indeterminata di delitti contro il patrimonio e contro l’incolumità pubblica, consistenti in numerose truffe nei confronti di una cospicua pluralità di soggetti affetti da gravissime patologie neurodegenerative (tra cui sclerosi multipla e artrite reumatoide), indotti a versare in loro favore ingenti somme di denaro in cambio dell’applicazione di un asserito ‘protocollo terapeutico’ di loro ideazione denominato ‘7toStand’, falsamente rappresentato come idoneo a garantire chance terapeutiche o comunque di miglioramento delle condizioni di vita in relazione alle suddette patologie, anche attraverso l’assunzione di farmaci (antibiotici, antimicotici, antistaminici) somministrati in specie, qualità e quantità non corrispondenti alle ordinazioni mediche, e per periodi prolungati e reiterati, così da essere nocivi per chi li ha assunti e altresì pericolosi per la salute pubblica».

I ruoli Nel contesto dell’associazione a delinquere ipotizzata dalla procura di Terni, De Silvestri – ideatore del protocollo ‘7toStand’ – Proietti, Petrini, Romani e Grasso sono ritenuti tutti «promotori, costitutori e organizzatori» del maxi raggiro che come ‘base’ aveva il centro estetico ‘Forme di bellezza’ di via XX Settembre. Il ruolo ipotizzato per il De Marco è quello di ‘partecipe’ all’associazione, oltre che stretto collaboratore di due degli indagati. I sei ‘a rischio processo’ sono difesi dagli avvocati Manlio Morcella, Marco Gabriele, Francesco Ciabattoni, Daniele Bertaggia, Lino Ciaccio, Alberto Patarini, Alberto Trinchi, Enrico Paroncilli e Antonella Santoprete.

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