Terni, un solo operaio per la ‘crisi’ buche

L’emergenza legata alla rete viaria non si ferma e, anzi, peggiora: mancano fondi e soprattutto personale

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Un tema – in negativo – sempre d’attualità a Terni quello delle buche e, in generale, del cattivo stato della rete viaria comunale. Tra nuovi mini ‘crateri’ e il writer che si sta divertendo in questi giorni a segnalarle con nomi femminili e cuore, la situazione è addirittura peggiorata rispetto a qualche mese fa. Il dissesto finanziario dell’ente non dà una mano, ma non è l’unico problema di palazzo Spada nella gestione del problema: manca soprattutto il personale. Non una mancanza recente, chiaro, ma che nell’ultimo periodo – tra una segnalazione e l’altra – sta mettendo a dura prova gli uffici preposti.

IL ‘WRITER’ DELLE BUCHE ANCORA IN AZIONE

Difficoltà di gestione Impossibile non notare la notevole quantità di buche sulla rete viaria ternana. In qualche via è necessario andare di zigzag per evitare – anche andando a velocità ridotta – danni ai propri mezzi e lo scenario non sta di certo migliorando: ciò è dovuto, oltre al dissesto finanziario che non consente di avere a disposizione fondi, anche all’impossibilità di poter lavorare sulla problematica con un numero di uomini sufficienti. Il motivo è semplice.

IL TOUR CITTADINO ANTI BUCHE, MA POCHI FONDI

Un solo operaio L’ufficio manutenzioni del Comune di Terni, allo stato attuale, può contare solo su un operaio per centinaia di chilometri di rete stradale. Non una passeggiata cercare di essere rapidi nella risoluzione delle numerose criticità sul territorio. Anche perché a ciò si aggiunge il fatto che c’è carenza anche di personale tecnico, utile per attivare procedure amministrative e portarle avanti: il risultato è che il Comune può, di tanto in tanto, agire con una mini-gara da poche migliaia di euro e mettere un po’ di bitume sui punti più disastrati (che puntualmente tornano come prima).

Un sottodimensionamento esistente da anni e che, infatti, da tempo non è in grado di star dietro a tutte le necessità delle strade ternane. A questo punto scatta la semplice domanda: come mai – pre dissesto, ora è tutto più complicato – non si è risolto il problema in precedenza? Le strane vicissitudini di palazzo Spada. 

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