Trasporto disabili, M5S vs Lega a Terni

Simonetti risponde alla Saltamartini: «Prendersela con noi? Situazione sta mettendo in apprensione la sua stessa maggioranza. Responsabilità ben definite»

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di Luca Simonetti
capogruppo M5S Terni in consiglio comunale

Ricordiamo alla commissaria della Lega Barbara Saltamartini, che il M5S é da mesi che prova a spiegare alla maggioranza le criticità del trasporto delle persone con disabilità che frequentano i centri diurni. Ci si poteva confrontare, si poteva creare un percorso condiviso con tutte le associazioni, si poteva creare un’alternativa al servizio esistente facendo risparmiare l’ente Comune, senza per questo creare problemi a persone che ne hanno già tanti senza l’impiego della Lega.

LA SALTAMARTINI SUL TRASPORTO DISABILI

Ve ne siete lavati le mani dando massima fiducia all’assessore che il vostro sindaco ha scelto e affidandovi a quelle stesse figure professionali dell’ente che quando governava il Pd volevate cestinare. Nostro malgrado le osservazioni espresse in varie sedi si sono tradotte in profezie. Forse più che prendersela con noi dovrebbe cercare di ricostruire la genesi dei fatti e comprendere che questa situazione ha delle responsabilità ben definite.

Ricordiamo inoltre che la questione sta mettendo in apprensione la sua stessa maggioranza e decine di famiglie fra utenti smarriti, lasciati per ore sui pulmini o esclusi dal servizio senza ricevere motivazioni scritte. Se oggi ci troviamo ad alzare i toni ad una settimana dal voto é perché il ‘disservizio’ é stato attivato ad una settimana dal voto ed i notevoli disagi per famigliari e titolari dei diritti si sono verificati in queste ore.

Ma se lo ricorda che lei é venuta a Terni dopo avete fatto vincere il Pd alle elezioni provinciali perché qualcuno alle vostre latitudini li ha votati? A differenza vostra noi il Pd lo abbiamo mandato a casa con un anno di anticipo, facendo crollare un sistema dopo anni di finta opposizione di centrodestra. Curiose invece le dichiarazioni del Pd uscite a mezzo stampa durante le elezioni amministrative che accusavano pezzi illustri del loro stesso partito di aiutare il centrodestra a vincere le comunali. Si guardi in casa: meglio avversari leali che finti amici.

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