«Un milione all’anno per Umbria Jazz»

La vice presidente della Camera, Marina Sereni: «Approvata le legge che lo inserisce nel novero dei festival nazionali – insieme al ‘Due Mondi’ – che saranno finanziati»

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Un milione all’anno per Umbria Jazz. Grazie all’approvazione da parte della Commissione cultura – in sede deliberante al Senato – della «‘leggina’ che include Umbria Jazz nel novero dei festival nazionali che saranno finanziati ogni anno». A dare l’annuncio è la vice presidente della Camera, nonché parlamentare umbra, Marina Sereni.

Marina Sereni

La sottoscrizione La Sereni sottolinea che si tratta di «una bella notizia per chi ama la musica, per la nostra Umbria e per l’Italia tutta che vive e cresce con la cultura. La legge che porta la mia prima firma, è stata sottoscritta dai colleghi eletti nella nostra Regione ed è stata approvata con l’aiuto di tutti a cominciare dal ministro Franceschini che voglio ringraziare in modo particolare per la sensibilità e la disponibilità. Ciò comporterà non soltanto un finanziamento ordinario di un milione di euro all’anno ma anche il riconoscimento del Jazz tra i generi ‘classici’ della musica italiana e internazionale.Un risultato importante anche per ricominciare dopo il dramma del terremoto. Il jazz è ormai considerato musica classica nel senso che appartiene al grande patrimonio culturale e il jazz italiano è diventato importante in ogni angolo del pianeta grazie al nostro festival. Un grande appuntamento che ha promosso i nostri musicisti fuori dall’Italia e che ha portato l’Umbria e il nostro paese nel mondo». Tra poco meno di tre settimane assaggio invernale: dal 28 dicembre al 1° gennaio c’è Umbria Jazz Winter.

«Serenità in vista del futuro» Immediato il commento dell’assessore regionale alla cultura, Fernanda Cecchini: «L’inclusione di Umbria Jazz tra i festival che saranno ogni anno finanziati con un milione di euro è sicuramente un’ottima notizia. Per questo grande risultato vogliamo ringraziare la vice presidente della Camera, Marina Sereni e i parlamentari eletti in Umbria. La garanzia delle risorse ci permette di guardare con serenità al futuro di questa grande manifestazione e di rafforzarne l’offerta culturale. L’auspicio – conclude – è che il festival che ha fatto dell’Umbria la capitale del jazz, continui a crescere e ad offrire momenti di grande spettacolo agli amanti del genere musicale che, per ogni edizione, arrivano in Umbria da tutte le parti del mondo».

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