25 aprile: «Difendere ogni giorno la libertà»

Celebrato a Terni, Perugia ed in tutta l’Umbria il 71simo anniversario della sconfitta del nazismo e del fascismo

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«La libertà si conquista una volta, ma non è per sempre e bisogna difenderla ogni giorno. Occorre portare avanti il pecorso di condivisione, soprattutto con le generazioni più giovani, per far sì che questo patrimonio di libertà sia al sicuro». La presidente del consiglio regionale, Donatela Porzi, lo ha detto a Terni, nel corso della cerimonia di celebrazione del 25 aprile a palazzo Spada ed alla quale, oltre al sindaco Leopoldo Di Girolamo, hanno preso parte il prefetto, Angela Pagliuca; il vice presidente della Regione, Fabio Paparelli ed il presidente del consiglio comunale, Giuseppe Mascio.

PARLA IL SINDACO DI GIROLAMO – IL VIDEO

Liberazione 25 aprile a Terni (foto Mirimao) - 25 aprile 2016 (15)Le celebrazioni Quella del 25 aprile, ha detto il prefetto Pagliuca, «è una festa da condividere, perché questo frutto della resistenza ci ha donato la libertà anche i pensarla in modi diversi gli uni dagli altri. Forse i più giovani non sono consapevoli dei sacrifici fatti e ricordarglielo è doveroso, soprattutto in tempi i cui tornano ad aleggiare pericolosi fantasmi del passato». Il vice presidente Paparelli ha invece ricordato che «la resistenza non fu solo quella armata, ma anche civile, che fece nascere e sviluppare un tessuto solidale e basato sul binomio composto da diritti e doveri. Questo va ricorsato, soprattutto mentre viene portato avanti un maldestro tentativo di porre sullo stesso piano fascismo e antifascismo». Al termine della cerimonia in Comune, le autorità civili e militari hanno deposto delle corone di alloro in piazza della Repubblica nei luoghi simbolo scelti dalla città per ricordare questa data storica.

LE FOTO DELLA GIORNATA

Perugia Il prefetto di Perugia, Raffaele Cannizzaro, ha consegnato 53 medaglie di Liberazione ai partigiani, agli ex internati nei lager nazisti ed ai combattenti inquadrati nei reparti regolari delle forze armate o ai loro familiari. «Con la medaglia, si è voluto ricordare – recita la motivazione – l’impegno, spesso a rischio della propria vita, di uomini e donne per affermare i principi di libertà e indipendenza sui quali si fondano la Repubblica e la Costituzione, nonché per trasmetterne i relativi valori alle nuove generazioni». Altre celebrazioni hanno avuto luogo nella varie città della regione.

marini liberazioneMarini Per la presidente della Regione, Catiuscia Marini, «il 25 aprile è la grande festa dell’Italia, di un Paese che ha voluto essere libero e democratico e non semplicemente una ricorrenza da riservare alle cerimonie istituzionali. Questa giornata è l’omaggio ai caratteri fondanti della nostra democrazia, al sacrificio di uomini e donne che non persero la dignità di persone, sfidarono le violenze e la barbarie nazifascista per affermare i valori di libertà, di uguaglianza, di solidarietà e costruire un Paese nuovo più aperto e tollerante. In questo giorno dobbiamo ricordare anche le vittime degli eccidi tra la popolazione civile: la violenza aberrante nazista e fascista, dall’episodio di Camorena di Orvieto ai 40 Martiri di Gubbio, dai fratelli Ceci a Marsciano alle famiglie di Città di Castello. In Umbria furono commessi dai tedeschi e dai fascisti circa 50 eccidi ai danni di civili, fuori delle azioni di combattimenti con  250 vittime. Siamo orgogliosi di essere figli di questo straordinario popolo che ci ha dato una Costituzione democratica, un paese nuovo e libero. Ai giovani di allora dobbiamo dire semplicemente grazie, ai giovani di oggi ricordare che la difesa della democrazia deve avvenire ogni giorno nella diffusione dei valori di laicità,pluralismo, uguaglianza, libertà che subiscono – conclude la presidente – in molte aree del mondo nuove minacce e negazioni»

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