Acquedotto Valnerina, interviene il governo

Terni, il ministero dell’Ambiente chiede a Regione Umbria e Sii di vedere le carte. Esulta il comitato che si oppone all’impianto

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La procedura è normale, ma per il comitato ‘No acquedotto-Per la difesa del Nera’, che si oppone alla realizzazione dell’impianto di captazione delle acque del fiume, rappresenta un successo: «Dopo l’esposto presentato ad agosto – fa sapere il comitato – è arrivato alla Regione Umbria e al Sii l’atto di significazione e diffida relativamente alla realizzazione del progetto dell’acquedotto Ferentillo-Pentima, da parte della Direzione per la salvaguardia del territorio e delle acque del Ministero dell’ambiente».

La richiesta Il Ministero per l’ambiente, in sostanza, «al fine di verificare che l’affidamento per la realizzazione dell’opera in questione sia stato svolto nel rispetto della normativa nazionale ed europea», chiede al Sii e alla Regione Umbria «di informare, con la massima consentita urgenza sui fatti e le circostanze del caso, ovvero di fornire informazioni utili relative all’oggetto della gara per la selezione del socio privato della Sii; all’oggetto della convenzione di gestione stipulata tra l’autorità d’aro Umbria 2 e il soggetto gestore Sii, nonché al programma di interventi previsti nel relativo piano d’ambito, allegando la documentazione utile».

La ricostruzione Il comitato No acquedotto-Per la difesa del Nera’ esulta: «Dopo un primo interessamento dell’autorità anticorruzione, il ministero per l’Ambiente ha finalmente ingiunto al Sii ed alla Regione di fornire i documenti ed i dati per fare chiarezza sulla vicenda e verificarne la regolarità, documenti che sinora il Sii si era addirittura rifiutato di fornire ai consiglieri di minoranza del Comune di Terni. Stavolta noi del comitato facciamo parlare gli atti, ma chiediamo l’immediato stop dei lavori di costruzione dell’acquedotto in attesa si faccia chiarezza sui troppi punti opachi e non trasparenti della vicenda. Continuare la costruzione dell’opera significherebbe un atto di forza che rischia di danneggiare il fiume Nera ed il territorio in maniera permanente».

 

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