Arpa Umbria, Nevi (FI): «Dipartimenti addio»

Il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale: «La giunta li abolisce in maniera illegittima, ci spieghi perché»

Condividi questo articolo su

«La Giunta regionale dell’Umbria ha approvato il regolamento organizzativo dell’Agenzia regionale per l’ambiente (Arpa) che abolisce, in maniera illegittima, i dipartimenti territoriali di Terni e Perugia», questo è quanto afferma il capogruppo regionale di Forza Italia, Raffaele Nevi, che annuncia di aver presentato un’interrogazione urgente all’esecutivo di palazzo Donini.

Raffaele Nevi

Raffaele Nevi

La legge regionale «La delibera di Giunta del 13 giugno, che approva il regolamento di organizzazione dell’Arpa in cui si cassano i dipartimenti territoriali di Terni e Perugia – afferma Nevi – contravviene palesemente il contenuto della legge regionale 9/1998, relativa alle ‘Norme sulla istituzione e disciplina dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (A.R.P.A.)’, con successive modificazioni e integrazioni, che prevede che l’Arpa Umbria sia articolata in una direzione generale e in due dipartimenti territoriali».

Walter Ganapini

Walter Ganapini (Arpa)

Il nuovo regolamento di organizzazione di Arpa Umbria, «recepito con la delibera di Giunta a giugno 2016 – sottolinea il capogruppo – sconfessa la legge sopra citata in quanto non istituisce i due dipartimenti territoriali. Il direttore generale ha predisposto, con determinazione direttoriale, di utilizzare i due direttori dei dipartimenti territoriali come dirigenti dei servizi, facendo emergere dalla Cisl delle preoccupazioni per il decadimento del ruolo dell’Arpa e a una penalizzazione di tutto il territorio regionale».

Interrogazione urgente Raffaele Nevi, con un’interrogazione urgente, chiede quindi alla giunta regionale di «sapere come mai vi sia questa macroscopica discrepanza tra quanto è presente nella legge regionale del 1998 e quello che viene stabilito nella delibera di giunta di giungo 2016, in termini di organizzazione dell’Arpa Umbria e quali siano i motivi che hanno portato a questa rimodulazione dell’organigramma dell’ente regionale».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli