Ambiente, Arpa rivela: «Terni area ‘sensibile’»

L’Agenzia regionale per la protezione ambientale descrive una situazione fortemente critica. Ganapini: «Noi non nascondiamo nulla»

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Le condizioni dell’aria della Conca Ternana? Per cominciare sono queste: «Nel 2014, su base annua, si registrano valori di concentrazione (relative al Pm10, le polveri sottili; ndr) tra 27 e 32 microg/Nm3 (valore limite : 40 microg/Nm3) che collocano la Conca tra le realtà peggiori della regione. Risultano oltre 60 superamenti del valore medio giornaliero rispetto al numero massimo da normativa, pari a 35. Passando al particolato più fine – PM2,5 – i dati misurati mostrano che nel 2014 la media annua ha rispettato il valore limite di 25 microg/Nm3 da normativa, ma con valori compresi tra 18 e 21 microg/Nm3 che collocano Terni tra le realtà urbane della regione con la peggiore qualità dell’aria».

Arpa umbria convegno2343Nichel e Cromo I dati relativi ai metalli pesanti nelle polveri fini (Pm10), «evidenziano una criticità legata alle concentrazioni di Nichel e Cromo, caratteristici della peculiare attività siderurgica nell’area: a Prisciano, ove avvengono le misure più prossime al polo siderurgico, si registrano in assoluto i valori più alti di tali metalli nell’aria. Il valore medio annuo del 2014 per il Nichel raggiunge 19,4 ng/Nm3, di poco inferiore al valore obiettivo, da normativa, di 20 ng/Nm3; ciò fa dell’aria di Terni quella che mostra il più elevato contenuto di Nichel a livello nazionale, così come i valori medi annuali per il Cromo misurati nelle stazioni della Conca, pur non essendo definito dalla normativa un valore limite/obiettivo, risultano comunque superiori anche di un ordine di grandezza rispetto a quelli riscontrati negli altri centri urbani del territorio regionale».

Il diossodo di azoto  I valori misurati come media annua, «pari a quasi 25 microg/Nm3, fanno di Terni la terza città italiana per concentrazione di questo inquinante atmosferico dopo Brescia e Taranto».

La fonte Ora è meglio fermarsi un attimo e spiegare: a dire queste cose non è qualche eco-terrorista un tanto al chilo, ma l’Agenzia regionale per la protezione ambientale (l’Arpa), il cui direttore generale, Walter Ganapini, ricorda pure – così, di passaggio, e a proposito delle recenti polemiche sulle ordinanze relative al prelievo di acqua dai pozzi interni o limitrofi alla ThyssenKrupp Ast – che «tutte le autorità locali erano a conoscenza del fatto che nel pozzo denominato ‘Gragnani’, fin dal 1992 era segnalata la presenza di Cromo esavalente».

L’INTERVISTA A WALTER GANAPINI 

Arpa convegno umbriaImpegno per Terni Tutto questo per ribadire che «l’Arpa non ha nessuna intenzione di ‘allontanarsi’ da Terni (la polemica sulla biblioteca c’entra tutta; ndr) e, anzi, intende rafforzare il suo impegno. Proprio nella giornata di mercoledì, per esempio, inizieremo l’esame dei sei piezometri che sono stati piazzati sotto la discarica di Valle; stiamo analizzando i dati raccolti da alcuni piezometri piazzati, dopo che è emersa la tragica realtà di quanto accaduto nella galleria ‘Tescino’, nel sottosuolo di quell’area; mentre abbiamo sollecitato la Regione perché organizzi, a stretto giro, un vertice con il Comune per valutare l’ordinanza del sindaco di divieto di allevamenti e coltivazioni a Prisciano; e nel frattempo si stanno eseguendo delle simulazioni in laboratorio sulle possibili emissioni nell’aria provenienti dal parco scorie della ThyssenKrupp Ast».

Trasparenza Se gli si chiede se questo sia l’inizio cdi un ‘nuovo corso’ dell’Arpa, che in passato era stata che accusata di non dire tutto quanto sapeva, Ganapini replica così: «Da quando sono stato nominato, a dicembre del 2014, nessuno mi ha mai dato questo genere di indicazioni. Noi – ed ha così presentato tutto lo staff tecnico – lavoriamo per migliorare le condizioni di vita delle persone e se qualche volta non abbiamo reso noti dei dati è stato, come nel caso dell’inchiesta sulle ceneri, è perché sono stati secretati dalla procura della Repubblica».

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