Asili nido a Perugia, ‘Magnolia’ è un caso

Perugia, dopo un mese dalla delibera di giunta i genitori si sono accorti che la struttura risultava assente dall’elenco per le iscrizioni all’anno 2016-2017

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Una nuova grana per l’amministrazione comunale. Dopo la vicenda che ha visto i genitori fare barricate sulla questione delle mense e le proteste per il mancato rinnovo del contratto di alcune educatrici in servizio negli asili nido comunali ora scoppia il caso Magnolia, l’asilo nido di Collestrada che è stato chiuso per ‘rilevanti interventi di manutenzione’.

I genitori A cercare di mantenere alta l’attenzione sul problema ci hanno pensato gli stessi genitori che in una nota ricordano come i bambini da zero a tre anni vivono un momento particolare di crescita e sviluppo che non avrà eguali durante nessun altro periodo di vita e, proprio per questo, hanno bisogno di continuità. Il vero problema, dicono i genitori preoccupati, è che mancano soldi da investire nelle strutture già esistenti e non c’è interesse, da parte dell’amministrazione, di aiutare le famiglie. L’idea di portare i loro bambini a Balanzano o a Ponte San Giovanni, come suggerito dagli uffici tecnici del comune, non piace a molti e l’alternativa proposta, cioè di poter usare locali comunali non utilizzati nelle aree adiacenti al nido sembra impraticabile per i dirigenti comunali.

Interrogazione Ma è soprattutto sulle modalità con cui, l’amministrazione, ha comunicato la chiusura temporanea del nido che fa ha suscitato rabbia e sdegno da parte dei genitori che, solo un mese dopo la firma della delibera da parte del Comune, sono venuti a conoscenza del fatto durante una riunione. A dare man forte ai genitori anche i consiglieri d’opposizione Bori e Mencaroni che hanno firmato un’interrogazione sulla chiusura della struttura. «Troviamo inaccettabile – spiegano i due consiglieri del PD – che l’Amministrazione abbia deciso di chiudere questo asilo adducendo come motivazione che le spese da sostenere sono al momento incompatibili con il servizio reso dalla struttura senza aver avviato un confronto con genitori ed insegnanti per individuare soluzioni alternative. Inoltre sempre l’Amministrazione comunale, non più tardi del novembre scorso, a precisa interrogazione aveva risposto che nessun edificio è in condizioni così critiche da precluderne l’utilizzo. Vorremmo capire pertanto il perché di questo cambio di rotta».

Nella delibera con cui la giunta ha stabilito di sospendere per l’anno educativo 2016-2017 il servizio per la prima infanzia nella struttura La Magnolia di Collestrada si legge che «la struttura che ospita l’asilo nido deve essere oggetto di rilevanti interventi di ristrutturazione per ottenere almeno il certificato di prevenzione incendi e che detti interventi estremamente onerosi non possono essere messi in cantiere per l’estate prossima tenuto conto degli altri incombenti e della programmazione degli uffici». Le spese da sostenere sarebbero al momento incompatibili con il servizio reso dalla struttura, «tenuto conto della progressiva diminuzione dell’utenza, e del fatto che nello stesso territorio insistono altre due strutture comunali per una capienza di 92 posti oltre a varie strutture private». Ma come mai, allora, si chiedono i consiglieri Pd, «fino all’11 novembre scorso l’amministrazione riteneva che nessun edificio è in condizioni così critiche da precluderne l’utilizzo?».

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