Ast, nuovo confronto: lavoratori in ansia

Terni, pressione sulla Rsu per l’organizzazione del lavoro. Sulle scorie il Pd non si fida e chiede «un cronoprogramma credibile»

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di M.T.

L’appuntamento è per il primo pomeriggio di mercoledì. ThyssenKrupp Ast da una parte, segreterie sindacali e coordinatori della Rsu dall’altra, saranno di nuovo di fronte per affrontare un po’ di quelle che, per l’azienda, magari sono questioncelle, ma che per i lavoratori sono faccende importanti: l’organizzazione del lavoro, l’utilizzo massiccio degli straordinari, la possibilità di crescita professionale, la gestione delle ferie e, insomma, tutto quello che la gente che lavora in fabbrica – nei reparti di produzione come megli uffici – vive con apprensione.

Le preocupazioni «Sappiamo che c’è già un nuovo incontro programmato per il 13 novembre alla Direzione territoriale del lavoro – racconta un lavoratore di Ast – ma quello che ci aspettiamo dal vertice di oggi è che ci si dica, finalmente, come questa azienda intende gestire le nostre vite e, soprattutto, in che modo i sindacati possono intervenire per mettere un freno ai sistemi fino ad oggi adottati». Tra i temi che tengono in ansia i lavoratori «c’è ovviamente anche quello della videosorveglianza – commenta un altro dipendente di Ast – perché siamo consapevoli delle necessità di sicurezza aziendali, ma nessuno di noi vuole finire davvero in una sorta di ‘grande fratello’».

Le scorie La ThyssenKrupp Ast, attraverso gli ormai consueti metodi informali, ha fatto sapere di essere soddisfatta dell’esito della Conferenza dei servizi, al termine della quale è stato stabilito che l’azienda dovrà rispettare una tempistica serrata – nove mesi – per dare risposte definitive al problema rappresentato dalle 300 mila tonnellate a’anno di scorie di lavorazione che finiscono, sommandosi ai milioni già presenti, nella discarica di Valle

Accelerazione La Conferenza dei servizi ha detto con chiarezza che le idee di ThyssenKrupp Ast sono interessanti e vanno messe a verifica. Ma bisogna fare in fretta, soprattutto perché, ogni mese che passa, comporta un aggravamento della situazione della discarica di Valle. E quindi ha preso una decisione che determinerà un’evidente accelerazione di tutta l’operazione. Tanto che le procedure per dare alla luce il comitato di vigilanza partiranno fin dai prossimi giorni, con immediata elaborazione del bando e del capitolato per la gara.

Il cronoprogramma Ma la cosa non sembra entusiasmare il Partito Democratico di Terni. Andrea Cavicchioli, l’avvocato capo gruppo in consiglio comunale, infatti, chiede che «per quanto riguarda il recupero delle scorie dell’Ast, l’individuazione, la condivisione, la cogenza effettiva di un cronoprogramma efficace, credibile per i tempi e verificabile in corso di attuazione per la realizzazione dell’impianto che eviti il conferimento in discarica, è elemento essenziale ed ineludibile per gli enti locali preposti, tenendo conto del tempo trascorso e del procedimento in corso per la revisione dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia)».

Il territorio Nel contempo, insiste Cavicchioli, «vanno approfonditi tutti gli altri aspetti dell’Aia ponendo in essere ogni azione per fornire le più ampie garanzie al territorio per l’impatto ambientale delle attività e delle produzioni dell’Ast».

Lo sviluppo Secondo il capo gruppo del Pd in consiglio comunale, «il risanamento e la tutela ambientale con processi e tecnologie innovative, nonché con progetti operativi in grado di rappresentare interessanti occasioni occupazionali, debbono costituire un asse del quadro di riferimento che si sta componendo per l’individuazione di misure a sostegno dello sviluppo per l’area Terni-Narni, con interventi coordinati del Governo e della Regione diretti a beneficiare di tutte le opportunità previste dalla legislazione nazionale e comunitaria».

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