Comune di Terni, ‘buco’ da 3 milioni e mezzo

Il bilancio del 2015 si chiude in profondo rosso: «Ma vogliamo lasciare un segno positivo e i prossini tre anni saranno decisivi»

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Per chiuderlo hanno tempo tre anni, ma il buco è bello grosso: tre milioni e mezzo di euro – per la precisione 3 milioni, 445 mila, 15 euro e 3 centesimi – di disavanzo di amminsitrazione. Il bilancio 2015 del Comune di terni, che ora dovrà passare il vaglio del consiglio, è stato approvato dalla giunta, «ed è la certificazione – spiega l’assessore Vittorio Piacenti D’Ubaldi – della necessità di rivisitare la struttura della spesa comunale».

Il triennio Questo bilancio, dice ancora l’assessore, «di fatto si va a sovrapporre con la stesura del preventivo triennale 2016-2018 e nel corso del prossimo triennio, fermo restando che le nuove norme ci impongono il pareggio di bilancio in ciscuno dei tre anni, dovremo ripianare il disivanzo registrato. Lo faremo con una serie di intervebti mirati all’ottimizzazione delle risorse, alla riduzione mirata delle voci di spesa senza far pesare questo sulla qualità dei servizi e puntando a mantenere invariato il peso fiscale sui cittadini».

PARLA L’ASSESSORE VITTORIO PIACENTI D’UBALDI – L’INTERVISTA

No cessioni, per ora Dal momento che, come spiega ancora Piacenti D’Ubaldi, «non si possono ripianare i disavanzo con le alienazioni, per il momento almeno non è in programma nessuna iniziativa tendente alla dismissione di pezzi di Asm o di FarmaciaTerni». Magari se ne parlerà in sede di bilancio preventivo, però, mentre è confermato il ricorso ai prepensionamenti – «ci faranno risprmiare oltre mezzo milione all’anno, a partire dal 2017» – e l’intendimento di «razionalizzare il servizio di refezione scolastica, ma con l’impegno di mantenere il livello qualitativo attuale».

Malafoglia Il vice sindaco, Francesca Malafoglia, da parte sua spiega che «la necessità di studiare nuove e più avanzate forme di finanziamento delle attività comunali, aperte anche alla collaborazione di soggetti privati, paradossalmente ci offre delle opportunità, perché saremo chiamati ad uno sforzo di fantasia, tenendo presente che si possono e si devono andare a cercare risorse, anche notevoli, sfruttando le potenzialità messe a disposizione dai programmi nazionali e comunitari. Di sicuro questa amministrazione vuole lasciare un segno positivo di se e i prossini tre anni saranno decisivi al riguardo».

 

 

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