Montefranco, ultimo ‘ciao’ a Francesco

In tanti per salutare il 39enne morto in Francia mentre praticava il canyoning

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Un’intera comunità in lutto per l’ultimo saluto a Francesco ‘Zebbaro’ Radicchi, il 39enne di Montefranco che lo scorso 15 settembre è rimasto vittima di un grave incidente mentre praticava torrentismo nel ‘canyon de Ruzard’, in Francia, nel comune di Saint-Pierre-de-Chérennes (Isère).

LUTTO PER FRANCESCO: «ARRAMPICATI IN CIELO»

Francesco Radicchi

Francesco Radicchi

Il ricordo Dopo alcune vicissitudini burocratiche, la salma del giovane è potuta rientrare in Italia soltanto nella serata di giovedì. Il funerale si tiene all’interno della chiesa di Santa Maria Assunta, a Montefranco. A ricordarlo, a rendergli omaggio, sono in tanti: gli stessi che nel tempo hanno apprezzato la sua umanità, quella ‘voglia di fare’ che ha sempre caratterizzato il suo impegno verso la comunità, come consigliere comunale nell’attuale giunta, e di straordinario animatore e organizzatore di eventi sportivi e non. Ma a mancare, oggi, è soprattutto il suo lato umano, quello di un ragazzo appassionato, pieno di energie, simpatico e – non è retorica – benvoluto da tutti.

PARLANO GLI AMICI – IL VIDEO

L’ultimo saluto La chiesa è gremita, ma c’è silenzio. Un silenzio assordante. Accanto alla bara è stata posizionata una grande foto raffigurante Francesco mentre praticava il suo sport. C’è tutto il paese. Gli amici del Cai, del gruppo Zompafossi, dell’Associazione italiana canyoning e di tutte le realtà sportive e associative con le cui Francesco era entrato in contatto, stringendo sinceri rapporti di amicizia. Presente anche l’amministrazione di Montefranco e il gonfalone comunale accanto all’altare.

IL SALUTO DEL PAESE – IL VIDEO

L’omelia La cerimonia è stata officiata da don Daniel Jancusko che nella sua omelia ha ricordato anche Stefano Galletti e Riccardo La Gatta, i due giovani ternani scomparsi nei giorni scorsi in altrettanti incidenti stradali. «Nei giorni scorsi – ha detto il parroco – mi ha colpito molto la frase pronunciata in chiesa dal papà di Riccardo: ‘Caro Dio, i figli non si toccano’. Credo che anche noi abbiamo simili pensieri, ma ciò che voglio dirvi è che possiamo ricominciare. Dio, suo figlio, è quello che ferma il corteo funebre di un giovane a Nain per dirgli ‘alzati’. Dio tocca le nostre persone come fa con Lazzaro per donargli la vita piena ed eterna». Su Francesco: «Molti dicono: ‘è morto facendo che ciò che più amava’. A me, come cristiano, conforta molto di più la certezza che la vita di Francesco era piena di bei gesti, rivolta agli altri, con grande generosità. Dobbiamo sentirci orgogliosi di aver condiviso con lui almeno un tratto della nostra vita».

Le testimonianze In tanti hanno voluto ricordarlo in chiesa, al termine della messa. I familiari, il parroco a cui era legato, gli amici e lo stesso sindaco di Montefranco, Rachele Taccalozzi. I compagni del gruppo Zompafossi Montefranco hanno scritto una lettera commovente: «Quanta energia, quanto entusiasmo e quanta generosità c’erano in lui. Siamo qui in tanti e per darci forza a vicenda, perché sapere che non è più fra noi è dura. Francesco era una persona che ti entrava dentro, con la sua spontaneità ti faceva diventare parte delle sue passioni e ti ritrovavi in ‘forra’, a cena insieme, a ridere e scherzare senza sapere nemmeno come. Ci ha resi partecipi della sua vita, del suo paese, della sua famiglia. A loro, ai suoi cari, va il nostro pensiero, perché trovino per lui la forza di andare avanti».

Le donazioni Per ricordare Francesco, l’Associazione italiana canyoning, il gruppo Zompafossi Montefranco, il CAI di Terni e l’associazione sportiva Think Natural/Recovery Energy stanno promuovendo, in accordo con la famiglia, una raccolta fondi destinata alla copertura delle spese che purtroppo questi eventi comportano. «Eventuali eccedenze – scrivono dall’AIC – saranno destinate ad associazioni benefiche scelte dalla famiglia». Questi gli estremi del conto bancario dove è possibile effettuare le donazioni: Associazione Italiana Canyoning – IBAN: IT 31 R 02008 01400 000103520726 – Causale (obbligatoria): ‘Pro-Zeb’. «La raccolta terminerà il 31 ottobre e sarà regolarmente rendicontata. Saranno resi pubblici solo i nomi dei donatori per favorire la partecipazione del maggior numero di persone a prescindere dall’importo che ognuno potrà donare».

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