De Rebotti: «Ospedale, facciamo in fretta»

Terni, per il ‘Narni-Amelia’ niente project financing: addio privati. Fondi da Stato e Usl. Barberini: «Lo realizzeremo». Il sindaco: «Amelia parli e Usl collabori»

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di M.T.

L’assessore regionale alla sanità Luca Barberini – dopo il vertice che si è svolto venerdì in Regione, il sindaco Narni c’era, quella di Amelia no – afferma che √l’ospedale di Narni-Amelia verrà realizzato modificando, parzialmente e rapidamente, il progetto iniziale di copertura finanziaria e mantenendo l’idea originaria di struttura vocata essenzialmente alla riabilitazione, ma anche strettamente legata al territorio, con attività sanitarie di piccola e media chirurgia, in stretta collaborazione con il presidio ospedaliero di Terni». Che già fa capire che aria tira.

Luca Barberini (Foto A.Mirimao)

Luca Barberini (Foto A.Mirimao)

Project financing «impraticabile» Quella di venerdì, secondo Barberini, «è stata una riunione positiva nella quale è stato programmato quello che sarà il più importante intervento di edilizia sanitaria sul territorio regionale nei prossimi dieci anni. È stata confermata la necessità di realizzare un intervento atteso da trent’anni e necessario per dare risposte più efficaci ai bisogni di salute dei cittadini. Ci sarà un impegno di spesa di circa 55 milioni di euro – chiarisce l’assessore – sostenuto interamente con risorse pubbliche. Alla luce delle modifiche previste dal nuovo codice degli appalti, infatti, il progetto iniziale di copertura finanziaria con capitale misto pubblico-privato, attraverso il ‘project financing’, non è più praticabile. Circa 19 milioni di euro saranno garantiti dallo Stato attraverso la legge 67 del 1988 che finanzia interventi di programmazione sanitaria. La parte restante sarà coperta con risorse della Usl Umbria 2, anche ricorrendo a strumenti di finanziamento a medio e lungo termine, vista la certificata bancabilità dell’intervento e la possibilità dell’azienda di accendere mutui».

L'ospedale di Amelia

L’ospedale di Amelia

Struttura ‘a metà’ «L’obiettivo – continua Barberini – è quello di realizzare un ospedale innovativo, diverso dai modelli classici, che ponga anche particolare attenzione al contesto ambientale ed al recupero energetico, a metà tra struttura orientata alla riabilitazione e presidio ospedaliero di territorio, basato su interventi chirurgici di media entità realizzabili esclusivamente in ‘day’ e ‘week surgery’, in sinergia con l’azienda ospedaliera di Terni, più dedicata all’alta specializzazione, per la quale il nuovo nosocomio sarà un supporto importante. Tutto questo – spiega l’assessore regionale alla sanità – permetterà di dare una risposta significativa al tema della riabilitazione, settore carente in Umbria soprattutto nella parte sud della regione dove si registra da anni una mobilità passiva rilevante, e di alleggerire l’ospedale di Terni da interventi di piccola e media chirurgia, snellendo le liste di attesa».

La ‘cabina di regia regionale’ «Nel nuovo ospedale – spiega ancora Barberini – saranno previsti circa 60 posti letto dedicati alla riabilitazione, 30 per la chirurgia in ‘day’ e ‘week surgery’ articolata in ortopedia, ginecologia e chirurgia generale, 20 per la medicina, 14 per la dialisi, 9 posti tecnici e 4 per l’osservazione breve. È inoltre prevista un’ala specifica, anche con accesso autonomo, con 20 posti per la ‘Rsa’, nell’ottica di un potenziamento dell’offerta di servizi post acuzie di cui in Umbria c’è particolare bisogno. Per realizzare tale progetto si è deciso di fare una ‘cabina di regia regionale’ coordinata dall’assessorato alla sanità, coinvolgendo gli enti locali interessati, per supportare la Usl Umbria 2 nelle fasi di ridefinizione del piano, di progettazione esecutiva, di espletamento delle gare e di realizzazione della struttura».

«Procedure al via subito» L’assessore chiarisce anche che «tutte le procedure per la costruzione del nuovo ospedale inizieranno immediatamente, con un cronoprogramma in via di analitica definizione mentre, nel frattempo e per tutto il periodo necessario per la realizzazione della struttura, si valorizzeranno i presidi ospedalieri di Narni e Amelia, senza alcun ridimensionamento delle attività ma promuovendo una loro riorganizzazione, con l’obiettivo di renderli sempre più sinergici con l’azienda ospedaliera di Terni».

Dal Maso e Fiaschini (Foto A.Mirimao)

Dal Maso e Fiaschini (Foto A.Mirimao)

Accordi e sinergie Barberini fa sapere che «il 4 ottobre scorso, grazie all’impegno della direzione generale della Usl Umbria 2, è stato definito un accordo con l’azienda ospedaliera di Terni e la sede ternana dell’università di Perugia, per una piena attuazione di questo percorso di adeguamento e valorizzazione dei due ospedali, con un’articolata allocazione e sempre nell’ottica della sinergia con Terni, delle attività della chirurgia urologica, di quella della parete addominale e di quella flebologica, oltre al completamento di tutta l’attività chirurgica integrata e l’avvio di attività formative e didattiche. Tutto ciò, insieme a quanto già realizzato in questi mesi con l’istituzione del centro polispecialistico ambulatoriale pediatrico, del centro donna e di quello provinciale di secondo livello per lo screening, l’incremento dell’attività di chirurgia generale e ginecologica e il potenziamento della medicina generale, conferma l’impegno assunto dall’azienda sanitaria nel novembre 2015, nel momento in cui si è dovuto procedere alla chiusura del punto nascita di Narni».

Il 'sogno' in un rendering

Il ‘sogno’ in un rendering

L’ospedale La paura che serpeggiava, tanto per dirla tutta, era che l’ipotetico nuovo nosocomio – del quale si parla, e basta, da anni – e del quale si è arrivati ad ipotizzare un costo di circa 55 milioni di euro potesse restare solo sulla carta.

La coincidenza Non è sfuggita, peraltro, una  coincidenza: degli oltre 33 milioni che si potranno spendere sulla sanità regionale in virtù del recentissimo ‘Accordo di programma integrativo per il settore degli investimenti sanitari’ siglato dai ministeri dell’Economia e della Salute con la Regione Umbria (30 milioni e mezzo li metterà lo Stato, uno e mezzo la Regione e altrettanto le Aziende territoriali), manco un centesimo è destinato a Narni o ad Amelia.

I SOLDI E I POSTI DOVE SARANNO SPESI

Francesco De Rebotti

Francesco De Rebotti

De Rebotti «Diciamo che si tratta di una buona base per riavviare un processo nel quale io ho sempre creduto e che si dimostra praticabile». Il sindaco di Narni, Francesco De Rebotti mantiene la promessa e commenta solo dopo la nota ufficiale della Regione: «L’elemento fondamentale – dice De Rebotti – è aver condiviso l’importanza che riveste l’intervento pubblico e che deve essere l’esclusiva fonte di finanziamento, perché rende concreto il percorso».

Regione e Usl Il ruolo della Regione, per il sindaco «sarà, com’è giusto che sia, decisivo, come sarà imprescindibile quello dovranno recitare i Comuni di Narni e Amelia. Per quanto riguarda l’Usl – scandisce il sindaco – ritengo che d’ora in avanti sarà necessaria una sua maggiore attenzione nei confronti del progetto e, magari, di rispetto per chi lavora ad esso». Il riferimento è alla ‘sortita’ della stessa Usl che aveva parlato di una possibile difficoltà relativa ad alcune procedure di esproprio dei terreni sui quali dovrebbe sorgere il nuovo ospedale «fatta senza conoscere la realtà», ringhia De Rebotti.

L’integrazione Il sindaco di Narni, però, chiarisce alcuni altri punti che, a suo modo di vedere, sono decisivi: «Intanto – dice De Rebotti – che si avvii in tempi rapidissimi un ‘tavolo’ di concertazione che veda coinvolti i due Comuni, la Usl, e l’Azienda ospedaliera ternana», visto che «la settimana prossima inizia il percorso che vedrà coinvolti il direttore Walter Orlandi con Asl e Azienda ospedaliera per accelerare la riorganizzazione dell’ospedale di Narni in integrazione con Terni, cosa oggi fondamentale perché ha tempi più stringenti rispetto alla realizzazione dell’ospedale nuovo, che comunque ora ha un percorso, delle risorse e responsabilità più chiare e definitive».

Amelia Ma, dice ancora il sindaco di Narni, «mi auguro che, a dispetto dei silenzi che abbiamo registrato in questo ultimo periodo, anche il sindaco di Amelia voglia dare il suo contributo propositivo ad un dibattito che, io credo, è importante anche per quel Comune. Altra cosa importante che vorrei registrare presto è il parere dell’ospedale di terni, perché l’integrazione tra le strutture, soprattutto per la parte del progetto che è relativa alla riabilitazione, sarà decisiva per garantire servizi efficienti e concreti ai pazienti dell’intero territorio».

La politica Il pensiero di De Rebotti è anche rivolto «alla politica, a tutta la politica. Quella umbra, quella ternana, quella narnese e quella amerina – dice il sindaco di Narni – perché io capisco benissimo che si possa, spesso, ragionare più pensando al tornaconto spicciolo e immediato che per molti è l’obiettivo da perseguire, ma vorrei ricordare a tutti che qui parliamo della salute delle persone e delle cure che devono e possono essere riservate a cui soffre. Spero che questo, per una volta almeno, abbia la precedenza sul resto».

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