Norcia, pure la pioggia dopo il terremoto

Dopo le scosse l’acqua ha creato ulteriori disagi agli sfollati umbri. Tende allagate e c’è chi, per paura, decide di tornare a passare la notte in camper

Condividi questo articolo su

L.P.

Nuove scosse e, poi, oggi, la pioggia. A tre settimane dal violento terremoto che ha devastato l’Italia centrale gli sfollati umbri devono iniziare a fare i conti con il maltempo.

terremoto- San PellegrinoLe scosse Giovedì pomeriggio la terra ha tremato ancora, per tre volte. Dopo una notte tranquilla, con scosse di magnituto 2, i violenti temporali che venerdì si sono abbattuti sulla regione hanno messo a dura prova gli abitanti di Norcia e delle frazioni. Dalle ore 11.00 del 12 settembre l’Ingv ha registrato dieci terremoti di magnitudo maggiore o uguale a 3. Gli eventi più forti, due di magnitudo 3.9 e uno di magnitudo 3.7, si sono verificati a distanza di pochi minuti tra le 16:40 e le 16.44 a pochi chilometri a sud-est di Norcia.

Via le tende La paura è ancora tanta, per questo chi aveva già fatto rientro a casa ha preferito trascorrere la notte nei camper o nei centri di accoglienza allestiti dal comune nelle palestre. Oppure nelle tende, nonostante a partire proprio da giovedì sia iniziato lo smontaggio che, secondo quanto riferito dalla protezione civile, sarà completato entro la prossima settimana. Lo aveva riferito Catiuscia Marini e, dalle dichiarazioni rilasciate dal commissario straordinario Vasco Errani, la strada da percorrere sembra proprio la stessa. «Noi stiamo spingendo la gente ad abbandonare le tende per usufruire delle altre strutture disponibili – ha detto Errani – ma ovviamente dobbiamo rispettare la volontà delle persone e il loro radicamento al territorio. Il tutto in attesa della costruzione delle casette, che ovviamente darà luogo a una situazione più semplice».

terremoto- San Pellegrino tende tendopoliPioggia Per tutta la mattina a Norcia la pioggia, da allerta arancione, ha concesso pochi istanti di tregua, mettendo a dura prova per diverse ore le già precarie condizioni in cui si trovano gli sfollati dei sei campi umbri. Per proteggere le tende dalla pioggia, la protezione civile e i vigili del fuoco hanno steso grandi teli di plastica, mentre, già nei giorni scorsi, era stato distribuito nelle tendopoli un vademecum con le misure da adottare in caso di maltempo.

Timori E mentre la terra trema la paura più grande dei residenti è proprio quella di non poter più dormire in tenda o nel campo base e di dover andare altrove, in un albergo o fuori città, da parenti o amici, in attesa che arrivino le casette. Non prima di sei o sette mesi. La pioggia, ad ogni modo, continua a creare disagio. «Piove incessantemente da ore – dicono alcuni residenti – questa mattina ai bambini entrava l’acqua nella tensostruttura dove si svolgono le lezioni». Non solo le tende destinate alla scuola, ma anche le altre si sono riempite d’acqua. «Non è la prima volta – raccontano – ogni volta che piove bisogna tirare fuori l’acqua con i secchi. Per terra il livello sale di almeno quattro dita».

terremoto- San Pellegrino tendopoli tendeVerifiche E intanto proseguono i controlli. Dalle verifiche condotte dai tecnici comunali, sono intanto emersi nuovi piccoli crolli nella frazione di San Pellegrino su strutture gia’ notevolmente danneggiate. Nella zona di Porta Ascolana i vigili del fuoco hanno invece rimosso alcuni tegole pericolanti. Procedure necessarie, queste, anche per l’agibilità degli edifici meno colpiti. Per strada e davanti agli ingressi devono essere rimossi tutti i ‘pericoli’ e non ci devono essere materiali ingombranti nei pressi delle abitazioni.

Fondi La consulta delle Fondazioni Casse di risparmio umbre ha intanto deciso di stanziare 300 mila euro come contributo al comune di Norcia per l’acquisizione di moduli prefabbricati dove trasferire le aule della scuola materna ed elementare inagibile. Particolare soddisfazione è stata espressa dai rappresentanti dell’organismo, come sottolineato dal presidente Sergio Zinni. «Ancora una volta – ha sottolineato – la Consulta ha unito le forze per un’azione congiunta a supporto dei territori in cui operano le singole Fondazioni e dell’intera regione».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli