Alitalia taglia Perugia? «Non ci risulta»

La Regione: «Le notizie non trovano al momento conferma ufficiale» Squarta (FdI): «Senza scelte coraggiose la fine dell’aeroporto è inevitabile». Sase: «Ignorate le nostre proposte»

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«Le notizie apparse sulla stampa che ipotizzano la definitiva soppressione dei voli Perugia-Fiumicino non trovano al momento conferma ufficiale da parte di Alitalia». A dirlo è la giunta regionale dell’Umbria, per iniziativa dell’Assessorato ai trasporti.

Le rassicurazioni La Regione Umbria, che detiene una partecipazione della Sase tramite la propria controllata Sviluppumbria, fa anche sapere che «segue con la massima attenzione l’interlocuzione attualmente in corso tra la società di gestione dell’aeroporto e la compagnia guidata da Luca Cordero di Montezemolo, all’esito della quale potranno essere formulate ipotesi più precise circa il futuro della rotta. Le proposte volte all’incentivazione della tratta Perugia-Fiumicino, unitamente a quelle delle altre tratte, sono state oggetto di recenti incontri tra gli amministratori della società Sase e la presidente della giunta regionale Catiuscia Marini e gli assessorati interessati. All’esito delle previste convocazioni del Cda e la successiva assemblea dei soci della società Sase sarà possibile adottare, da parte della compagine sociale, le più opportune iniziative per garantire la permanenza della rotta Perugia-Fiumicino e realizzare lo sviluppo di nuovi voli sullo scalo regionale».

Sase conferma Sulla questione era intervenuta anche la Sase Spa che gestisce l’aeroporto internazionale di Sant’Egidio: «Abbiamo appreso solo nella serata di ieri, 24 marzo, la decisione di Alitalia di operare la rotta Perugia – Roma – Perugia con autobus sostitutivi a partire dal 1° aprile. I voli non risultano in vendita dal 1° al 10 aprile, restano ancora disponibili dopo quella data, e non sono state ancora formalmente comunicate le decisioni del management Alitalia relativamente al futuro della rotta».

«Richiesta insostenibile» «Negli ultimi giorni – spiegano i gestori dell’aeroporto – si sono sviluppate trattative con il chief strategy officer di Alitalia e il suo team a seguito di una richiesta, insostenibile e ingiustificata, di sostegno economico promozionale del volo. Il cda di Sase, d’intesa con l’assessorato ai trasporti della Regione Umbria e con gli stakeholder, ha avanzato proprie proposte per il supporto della rotta in linea con le normative vigenti sugli aiuti di Stato e con le esigenze di tendenziale equilibrio economico della rotta stessa, anche in considerazione della sua fase di start-up. Si è proposta anche una rimodulazione del numero dei voli ottimizzando i collegamenti in coincidenza con le destinazioni internazionali e intercontinentali. Da parte di Alitalia – spiegano da Sase Spa – si è preferito non entrare nel merito di queste ulteriori proposte e si è proceduto alla semplice attuazione di quanto dichiarato alcune settimane fa dal suo presidente Luca Cordero di Montezemolo a proposito della soppressione di rotte secondarie nazionali».

Sotto la lente «È opportuno ricordare – conclude l’azienda – che il collegamento con Fiumicino ha sviluppato un significativo volume di traffico, oltre 35 mila passeggeri, nonostante il suo avvio abbia coinciso con i pesanti disagi conseguenti all’incendio dello scalo romano. Il cda di Sase, già convocato per martedì 29 marzo, prenderà in esame la nuova situazione e provvederà alla convocazione dell’assemblea dei soci per il prossimo 29 aprile».

Squarta «Senza scelte coraggiose da parte della Regione Umbria la fine dell’aeroporto ‘San Francesco di Assisi’ è inevitabile,con conseguenze drammatiche per l’Umbria, il suo turismo e la sua economia». A dirlo è il consigliere regionale Marco Squarta (FdI), commentando le indiscrezioni secondo le quali Alitalia potrebbe sospendere il collegamento tra Roma Fiumicino e Perugia Sant’Egidio.

Piste vuote «Con la sospensione dei voli Roma-Perugia, che fa seguito a quella dei collegamenti un tempo garantiti da Ryanair – evidenzia Squarta – le tratte in arrivo e partenza dall’Umbria si riducono fin quasi a sparire, lasciando le piste di Sant’Egidio desolatamente vuote. Una situazione insostenibile, che chiama la Regione a scelte urgenti e innovative, in considerazione del suo ruolo nella società di gestione dello scalo (Sase)».

Il turismo Il consigliere di opposizione rimarca che il collegamento Roma-Perugia era tutt’altro che inutile, dato che si poneva quale comodo ponte aereo con la capitale, in grado di rendere più agevole l’accesso all’hub internazionale di Fiumicino. Una via di accesso privilegiata anche per i turisti stranieri intenzionati a scoprire l’Umbria, la cui importanza è ancora maggiore in ragione dei flussi legati al Giubileo della Misericordia».

Le perdite Secondo Squarta sono «troppe le notizie negative che giungono dallo scalo regionale: alle dimissioni del presidente della Sase per i contrasti con il socio Regione e al taglio dei voli, si aggiunge quanto emerso durante l’audizione di Sviluppumbria in Commissione sulle perdite milionarie del bilancio Sase, nonostante i fondi regionali che vengono destinati alla società. Appare dunque urgente la nomina di un manager di comprovata esperienza nel settore ai vertici della società e l’apertura ai privati, visto che i soggetti pubblici non appaiono in grado di gestire in maniera accettabile lo scalo regionale».

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