Perugia, sulle mense adesso è guerra aperta

I comitati dei genitori: «Presentato un ricorso. Comune non trasparente. Faremo un’assemblea generale»

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Le due associazioni dei genitori che si battono contro il Comune di Perugia per la ‘questione mense‘, (Italo Calvino-Cena-Da Vinci e Gandhi) hanno depositato, nella giornata di martedì, un ricorso «avendo rilevato ulteriori motivi di illegittimità in merito all’operato del Comune».

Le motivazioni Agli «svariati e numerosi vizi già denunciati (come l’incompetenza in materia della giunta), si aggiungono, tra gli altri – secondo i genitori – una dichiarazione integrativa dell’offerta, una dichiarazione generica circa un non meglio precisato contenzioso in atto con altra stazione appaltante, di cui però il Comune non ha minimamente né motivatamente tenuto conto, e il fatto che il bando non sia mai stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, come invece impone l’articolo 66 del Codice dei contratti pubblici, nonostante si fosse autovincolato ad una procedura aperta che impone la formalità».

La battaglia Il che, insistono i due comitati, «sbaraglia il campo anche da eventuali dubbi sulla tempestività del ricorso, che non è affatto tardivo. Una partita ancora aperta e tutta da giocare. Nel frattempo, ai genitori vengono opposti limiti uno dopo l’altro e si cerca di ostacolarli nel controllare l’andamento del servizio, la qualità e le quantità delle derrate alimentari somministrate ai propri figli, impedendogli anche di verificare le grammature e il magazzino. I controlli – accusano – vengono anche limitati ad una sola volta a settimana, quando nel resto d’Italia ai genitori è dato accesso libero ai refettori e alle cucine».

L’accusa Il Comune, rincarano, «sta cercando sempre più di perseguire l’intento di scaricare i genitori sul gestore, al quale vorrebbe addirittura che venissero rivolte le segnalazioni: il controllato che diventa controllore e che dovrebbe autodenunciarsi per l’applicazione delle sanzioni. Una follia, visto che per evidenti ragioni di conflitto di interesse il più delle volte non vengono nemmeno aperte le non conformità di un prodotto».

La conferenza stampa Secondo loro si sarebbe in presenza di «assoluta mancanza di trasparenza da parte del Comune: l’assessore che si rifiuta di partecipare anche al tavolo paritetico; totale carenza di informazione sull’esito dei controlli dell’acqua e dei controlli di Asl e Nas, cambiamenti improvvisi di menù non richiesti dai genitori, ma solo dal gestore e senza dire perché. Da ultimo, il Comune non ha nemmeno invitato i genitori alla conferenza stampa di mercoledì mattina, di fatto impedendo ai genitori utenti di parteciparvi». I genitori concludono facendo sapere che, «data la non volontà del Comune di fare il consiglio aperto, in attesa della convocazione del prossimo incontro del tavolo paritetico, stanno organizzando un’assemblea generale a cui invitare sindaco, assessore e consiglieri tutti».

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