Sicurezza, sport e ‘stradale’ a braccetto

Terni, nell’ambito del progetto ‘Le regole nel calcio…le regole sulla strada’ si è svolto un incontro tra la polstra e le ‘Fere’

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di S.F.

Un incontro per parlare di attenzione, civiltà, rispetto delle regole e prudenza, nello sport come nella vita di tutti i giorni. Perché «3 mila morti l’anno per incidenti stradali sono ancora troppi e voi, giocatori, dovete essere degli idoli positivi  visto che siete molto seguiti»: mercoledì mattina l’intero gruppo rossoverde ha preso ‘lezione’ da Katia Grenga, comandante della polstra di Terni, nell’ambito del progetto ‘Le regole nel calcio….le regole sulla strada’, finalizzato a sensibilizzare le sinergie tra il rispetto delle regole sul campo e quelle sulla strada.

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Grenga Ternana progetto guarnieriLa spinta Katia Grenga ha spiegato l’importanza del progetto: «Nasce con il connubio tra la polstra e l’associazione onlus ‘Lorenzo Guarnieri’, un ragazzo scomparso all’età di 17 anni e mezzo nel 2010 a causa di un investitore ubriaco e sotto effetto di droghe: dal grande dolore subito, la famiglia ha fatto in modo di ‘creare’ delle energie positive per far sì che gli incidenti non accadano più. Ringrazio la Lega Nazionale Professionisti serie B». Il progetto ‘Rispetta le REGOLE, vinci la VITA’ era stato presentato al Viminale a dicembre.

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Lo spot Per rendere il messaggio ancora più forte e fruibile è stato anche ideato un clip di immediato impatto con immagini di facile comprensione, facendo un parallelo tra il campo e la strada, evidenziando quanto il rispetto delle regole porti ad un buon risultato sportivo, così come ad un comportamento di guida sicuro. Testimonial d’eccezione l’ex commissario tecnico dell’Italia Marcello Lippi: il video continuerà ad essere trasmesso sulle reti Rai e Sky fino al 30 gennaio. Al ‘Liberati’ l’audio dello spot è stato diffuso in occasione di Ternana-Virtus Lanciano.

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Ternana Grenga progetto onlus guarnieri 99999Emulazioni positive La figura del calciatore è di massimo rilievo in tal senso perché, ha proseguito Katia Grenga, «i ragazzi, quando emulano i loro idoli sportivi, devono capire che ci sono delle regole: nello sport e nella vita, di civiltà. Quando sono venuti gli agenti colombiani mi hanno proprio chiesto il perché del legame con lo sport: semplice, perché in entrambi i casi ci sono delle cose da rispettare. I calciatori – ha proseguito – sono appunto degli idoli per tanti giovani e devono esserlo in maniera giusta, positiva». Con i rossoverdi presenti anche la responsabile marketing Agnese Passoni e il responsabile della comunicazione, Lorenzo Modestino.

Il sociale Chiudendo il discorso, Grenga ha ricordato che «ormai lo sport è parte attiva in ambito sociale, a differenza del passato, ed è molto utile in questo discorso. I morti per incidenti stradali sono diminuti negli ultimi anni, ma 3 mila all’anno continuano ad essere troppi». Durante l’incontro la polizia stradale ha mostrato ai calciatori una sequenza di ricostruzioni video – abbinata a chiamate reali ricevute dagli agenti in seguito a problematiche stradali – che hanno messo in evidenza disattenzioni alla guida ed episodi mortali avvenuti di recente. Perché nello sport e nella vita conta prima di tutto la testa e il rispetto degli altri.

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