Terni, asili comunali: «Ma quale chiusura?»

L’assessore alla scuola Riccardi smentisce le voci su Pollicino e Casa di Alice. E ‘loda’ la Cgil: «Ha dato contributo importante»

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«Non abbiamo mai pensato di chiudere di due gioielli come Pollicino e Casa di Alice, anzi, la giunta ha lavorato per reperire i fondi necessari a preservare il patrimonio educativo comunale, una risorsa da tempo a disposizione delle famiglie e dei bambini. Trovo esagerati gli allarmi lanciati in questi giorni da più parti».

Asili ‘salvi’ Parole dell’assessore comunale alla scuola Carla Riccardi che, in attesa di comunicazioni ufficiali – quelle attese da genitori e sindacati e che potrebbero arrivare nell’audizione fissata per giovedì a palazzo Spada – mette la parola ‘fine’ alla querelle andata avanti per giorni sul destino dei due asili ternani.

«Mai pensato di chiudere» «È verissimo – afferma l’assessore – che il Comune ha un problema generale di risorse a disposizione e che è stato fatto un poderoso lavoro per arrivare alla stesura e all’approvazione del bilancio. Ma posso assicurare – aggiunge – che nelle scelte fatte non c’è stata mai la penalizzazione del servizio scolastico che, anzi, rappresenta un elemento condiviso da tutta l’amministrazione. Abbiamo lavorato, in alcuni casi, a riorganizzazioni ma mai a chiusure o smantellamenti, in particolare per quello che riguarda i servizi che funzionano e che sono apprezzati dall’utenza».

Lodi Parole al miele, sono quelle che l’assessore – finita a più riprese sulla graticola della Uil – riserva alla Cgil. Concetti probabilmente destinati a riacutizzare tensioni fra le sigle del comparto pubblico, operative in Comune: «In questi giorni – dice la Riccardi – non ho registrato solo inutili allarmismi, ma anche partecipazione e contributi costruttivi provenienti dai genitori e dalle organizzazioni sindacali, in particolare voglio sottolineare il contributo arrivato fin dalle primi battute dalla Cgil che ha dato apporti approfonditi sul tema dei servizi scolastici comunali».

Le mamme di 'Pollicino' e 'Casa di Alice'

Le mamme di ‘Pollicino’ e ‘Casa di Alice’

CASA DI ALICE: PARLA UNA MAMMA

Genitori agguerriti Sull’altra sponda ci sono sempre i genitori e una parte delle circa 70 famiglie dei due asili Pollicino e Casa di Alice. Martedì pomeriggio hanno dato vita ad un presidio all’ingresso del parco di viale Trento, durante il quale hanno cercato di spiegare le ragioni del loro malumore: «Qui si naviga a vista – dicono -. Nessuna comunicazione ufficiale ci è mari arrivata sul destino degli asili né sulle graduatorie, provvisorie da mesi e mai confermate. Eppure la scuola inizia il 14 settembre (salvo slittamenti, ndR) e noi siamo qui ancora in attesa di capire quale sarà il futuro nostro e dei nostri figli. Ci sembra una mancanza di rispetto grave. E – aggiungono – solo l’ipotesi che questi servizi potessero essere smantellati, non ci fa stare sereni, al di là delle risorse che sarebbero state individuate. Perché poi questa potrebbe essere solo una ‘toppa’ che lascia intatte tutte le incognite, e sono tante, sul futuro».

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